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La congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri

Dopo la soppressione dei conventi di San Domenico e di San Sebastiano il vescovo di Tursi mons. Francescantonio De Luca chiese l'autorizzazione a fondare una nuova congregazione di preti secolari: quella dell'ordine di San Filippo Neri. L’Oratorio, annesso alla chiesa , venne ampliato tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, principalmente a spese di Andrea Picolla e del barone Baldassarre Donnaperna, suo cognato. Questa Congregazione a quell'epoca era composta da 7 preti secolari. Essa viveva di proventi dell'agricoltura, come risulta anche dalla relazione Gaudioso, in cui è detto che l'Oratorio dei padri di San Filippo Neri vivono di industria di masseria di campo, pecore, vacche e bambace. Soppresso l'ordine dopo l'Unità d'Italia e le proprietà terriere dei padri di circa 300 ettari, furono venduti all'asta, divise in 20 lotti L’edificio, che recentemente è stato restaurato, è composto di oltre 50 vani, tra piccoli e grandi con ampio chiostro e cisterna. Nel corso degli anni, dopo lo scioglimento della congregazione avvenuto nel 1867, i locali sono stati adibiti a sede del Comune, della Pretura, dei Carabinieri, scuola elementare, biblioteca e scuola materna.