Dalla
chiesa, attraverso una porta aperta nella parete destra del
presbiterio, accanto al
coro dei frati, si passa in un locale con funzioni di anti-sacrestia. Una pietra quadrata, sul pavimento, indica una tomba: si tratta del sepolcro delle sorelle di Chiara, morte a San Damiano prima del 1257.
Nell'anno 1721 questa tomba venne aperta e la
cronaca conventuale riferisce che furono scoperti due sepolcri:
«[...] in quello che sta sotto il primo gradino della scala, furono trovate ossa e teste spiranti soave odore [...]. Et acciò in avvenire se ne conservi memoria, vi fu fatta fare una volta e di sopra posto un mattone con sopra scolpite queste parole: Sepulchrum Monialium Sanctae Clarae».
Da una apertura arcuata praticata nella parete sinistra dell'anti-sacrestia si scende nel
coro di Chiara, mentre di fronte all'ingresso inizia la scala interna che sale al
giardino, all'
oratorio e al
dormitorio.
Scendendo alcuni gradini si passa dall'anti-sacrestia al coro di Chiara.
Dalla porta sulla parete destra si passa, invece, nella sacrestia, che custodisce gli arredi sacri.
La tradizione e le indicazioni storiche fanno credere che ai tempi di Chiara questo spazio fosse un ambiente esterno, una di quelle costruzioni attigue alla chiesa, destinate a persone di servizio del monastero o ad uso di foresteria.
Probabilmente si tratta del
luogo di San Damiano dove Francesco ebbe dimora nell'ultima fase della sua malattia. Qui egli, amorevolmente curato da Chiara, avrebbe composto il
Cantico di frate sole.
Vista da sud del fabbricato della chiesa. Sotto le due finestre murate si apre la finestra della sacrestia.
1990