Nel secolo XIII il giardinetto si trovava in un angolo aperto del monastero, alla congiunzione del fabbricato dell'
infermeria con quello della chiesa.
Come narra la tradizione, su questo piccolo balcone Chiara coltivava i suoi fiori preferiti: il giglio, fratello della purezza; la violetta, sorella dell'umiltà; la rosa, simbolo dell'amore divino.
Il giardino di Chiara visto da sud: un'interruzione nella massiccia cortina muraria.
1990