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Marino BIGARONI

San Damiano - Assisi
La chiesa prima di san Francesco

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Trascrizione, impaginazione e link: M. Mastrorilli, 2001 -

I. PER UNA NUOVA LETTURA DELLE STRUTTURE ARCHITETTONICHE DELLA CHIESA DI S. DAMIANO

La chiesa di S. Damiano, per quello che ha significato nella vita di Francesco e di Chiara e per la suggestiva fisionomia che ha saputo conservare, sottraendola all'usura del tempo e alla inesorabile prepotenza di una malintesa civiltà in cammino, è stata ed è tuttora oggetto di una vasta letteratura.
Questa letteratura quasi mai, è vero, va oltre un intento ed un interesse ascetico-celebrativo, che non serve al nostro scopo. Le fonti francescane stesse - che pur menzionano spesso S. Damiano - sono troppo avare di particolari che oggi noi vorremmo sapere e conoscere. « Conoscere e studiare », scrive un autore moderno, « il luogo dove Chiara stette e dove si santificò è conoscere e studiare i tempi, la vita l'esempio dei santi » [1].
Già il Thode aveva scritto: « Serait interessant de pouvoir établir ce qui s'est conservé de l'ancienne chappelle, mentionnée pour la première fois en 1030, et en quoi a consisté la restauration de celle-ci par le saint » [2].
È quanto ci si propone di indagare nel presente studio, non perché si sia in possesso di nuovi documenti scritti, quanto piuttosto perche si vuol eseguire una più attenta lettura degli elementi architettonici del complesso, in parte oggi messi in nuova luce. Essi, anche se poveri, ed umili, hanno pur sempre voce e forza di documento.

[1] T. NEDIANI, Mistico Oriente, Firenze 1910, 13.
[2] H. TH0DE, Saint François d'Assise et les origines de l'Art de la Renaissance en Italie, Ed. II, Paris 1904, 13.

Tra gli autori di questa letteratura, cui si è accennato, solo due possono giovare all'intento: Antonio Cristofani [3] e Leone Bracaloni [4]. Furono essi i soli che cercarono di indagare le origini e la storia di questo santuario, anche coll'intento di conoscere « in che mai consistessero le riparazioni fatte dal nostro Santo alla chiesa suddetta, e se questa serbi tuttavia la forma e l'ampiezza ch'ei le diede » [5].
Il Cristofani fu il primo « a fare sul luogo lunghe e pazienti investigazioni e a consultare altresì uomini pratici in fatto di architettura e di archeologia » [6]. Le conclusioni di queste sue indagini le espose in un breve studio che, entro lo spazio di sette anni, ebbe due edizioni; prova dell'interesse suscitato con le sue osservazioni le quali contestarono in molti punti l'opinione, tenuta fin allora, circa le origini di quella chiesa, l'epoca e le primitive dimensioni.
Una quarantina d'anni più tardi il p. Bracaloni dedicò allo stesso scopo uno studio più ampio e particolareggiato, per tanti motivi più ricco ed esaustivo di quello del Cristofani [7].
Io intendo partire dalle loro conclusioni, perche esse offrono, mi pare, motivi che incoraggiano ad una nuova lettura delle strutture architettoniche della chiesa quanto meno; lettura che - lo voglio sperare - farà progredire la conoscenza della storia di questo monumento tanto importante nella vita di Francesco e di Chiara.
Premetto un riassunto necessariamente breve, delle indagini condotte dal Cristofani e dal Bracaloni, perché non è a tutti facile prendere visione delle loro opere già da tempo esaurite. Poi verranno vagliate le loro ipotesi in merito. Sulle loro conclusioni avanzerò le mie riserve, quando non sarò d'accordo con loro, anche con l'ausilio di nuovi elementi emersi. Esporrò quindi i miei convincimenti, formulandoli in ipotesi che potranno apparire anche temerarie in un primo momento. Ho tuttavia speranza che il discorso troverà buona accoglienza tra gli storici ed architetti, non appena si vorrà considerare l'insieme dei risultati.

[3] A. CRIST0FANI, Storia della chiesa e del chiostro di S. Damiano, ed. I in «Il Paese», Perugia 1875 ; ed. II, Assisi 1882.
[4] L. BRACAL0NI, Storia di S. Damiano in Assisi, ed. I, Assisi 1919; ed. II, Todi 1926. Dell'altra letteratura su S. Damiano merita appena ricordare: F. G0NZAGA, De origine Seraphicae Religionis, Romae 1587, 157; ANT0NI0 DA ORVIET0, Cronologia della Provincia Serafica Riformata dell'Umbria o d'Assisi, Perugia 1717, 108 ss.; T L0CCATELLI, Della chiesa e convento di S. Damiano presso Assisi, Assisi 1856; D. BRUSCHELLI, Assisi città serafica e santuari che la decorano, Roma 1821, 60 ss.; F. M. ANGELI, Collis Paradisi amoenitas, seu Sacri Conventus Assisiensis historiae libri II, Montisfalisci 1704, 100 ss.
[5] A. CRIST0FANI, Storia della chiesa e del chiostro di S. Damiano, ed. II, Assisi 1882, 47.
[6] A. CRIST0FANI, Storia della chiesa e del chiostro di S. Damiano, ed. II, Assisi 1882, 47.
[7] Va detto però che il Cristofani, nel pubblicare le sue opere, fu sempre condizionato dai costi della stampa, o meglio dalle sue scarse possibilità finanziarie.