TEMA "IL PALAZZO DELL' AQP" |
|||||
---|---|---|---|---|---|
|
La Storia anche questi con parametro graffito ma a disegni decorativi di due colori”. Larghe aperture alleggeriranno a terreno ed all’ammezzato questa mole, senza affatto nuocere allo stile, perché poco appariscenti per la loro voluta semplicità. Percorrendo i lati dell’edificio, a partire da via Fiume e proseguendo nei tratti delle vie Cognetti e Bozzi, si scoprono su ciascuna delle lunette delle “maestose bifore” che ben si accordano con quelle più semplici dei piani superiori e scandiscono, alleggerendone la severità, la facciata all’altezza del primo piano ed un’ unica immensa trifora in corrispondenza del portale di accesso con delle iscrizioni che sono elogio all’acqua esaltata come elemento vitale per la vita e lo sviluppo. Tutto il palazzo, in particolare nel ricchissimo apparato decorativo, è un inno all’acqua. Sono state impiegate pietre di Ostuni, tufo pugliese (dal classico Carparo a quello detto veritatiero), nonché, ovviamente, pietre e marmi di Trani. Il portone principale di ingresso, capolavoro di ebanisteria, assieme al cancello in ferro battuto darà accesso a tutto il fabbricato e attraverso un grande atrio mostrerà il cortile interno, a pianta regolare, |
||||
|
|||||