Il Portale della Cattedrale di Bitetto

I due leoni
Come in molte altre cattedrali (Altamura, Bari, Conversano...) anche in quella di Bitetto, troviamo a guardia della porta maggiore due leoni stilofori, dalla folta criniera, accosciati su mensoloni che fuoriescono dalla massa muraria. Non si tratta dei soliti leoni, appena abbozzati o di minuscole dimensioni, che si riscontrano nella primitiva produzione romanica, ma di superbi animali dal fortissimo significato simbolico. Infatti il leone di destra sembra alitare su un cucciolo, ridandogli la vita. Questa rappresentazione trae origine da un testo protocristiano, il Physiologus, dove si narra che, "quando la leonessa partorisce un cucciolo, esso nasce morto e morto viene da lei custodito per tre giorni, finché giunge il padre suo al terzo giorno, gli soffia sul volto e gli dà la vita". Proprio come il padre onnipotente il terzo giorno resuscitò dai morti nostro Signore Gesú Cristo suo figlio,
come dice Giacobbe: «Dormirà come un leone e come un giovane leone. Chi lo desterà? »
(Gn. 49, 9; cfr.Nm. 24, 9).
Il leone di sinistra simboleggia chiaramente la perenne lotta tra il bene e il male, rappresentando l'immagine di Cristo mentre combatte il serpente.
Le sculture nella loro evidente maestosità, rivelano il passaggio ormai avvenuto dall'arte romanica a quella gotica. Sulla schiena di ciascun leone poggia un'elegante colonna dal capitello traforato con intrecci viminei che sostiene un pesante pulvino anch'esso decorato.
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