Archivolto:
Sul pulvino di ogni colonna, da entrambi i lati, s'innesta l'archivolto appena aggettante, adorno di una fascia di rigogliose e scanalate foglie di quell'acanto spinoso che diventò motivo tradizionale nella decorazione pugliese.
La modanatura sottostante , modulata da lievi foglie stilizzate, esalta ed accentua l'ombra che si addensa nell'ordine superiore con un discreto gioco chiaroscurale. Si può notare inoltre, al centro di questa fascia lo stemma del mons. Bonocore, il promotore dei lavori di ristruturazione affidati a mastro Lillo.
Una terza fascia , più piccola della precedente e decorata anch'essa da foglie di acanto sinuosamente accartocciate, crea un nuovo tratto d'ombra che evidenzia la lunetta in luce.

Lunetta: Qui trova compimento la materia sacra, che si espande dagli stipiti esterni. Infatti gli Apostoli con

Cristo in posizione centrale, nell'area sovrastante, la Madonna in trono attorniata da angeli, elevano lo sguardo alla sfera celeste. I due soggetti scultorei, separati solo dalla partitura creata dai nomi degli Apostoli, ricordano nello schema iconografico antichi modelli bizantini, ma la nitidezza dell'intaglio, la ricchezza delle pieghe delle vesti, l'armonioso reclinare, l'uno verso l'altro, dei capi degli Apostoli, l'agitare dei turiboli da parte degli angeli che incensano la Vergine, creano un ritmo compositivo sconosciuto all'arte di Bisanzio.

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