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Cattedrale di Bitonto: L'EDIFICIO

La sostanziale omogeneità delle strutture e della decorazione più antica della cattedrale consente di individuare una prima campagna di lavori ascrivibile ai decenni centrali del XII secolo. Questo primo cantiere porta avanti, con coerenza ed unità, il progetto mutuato dall’esperienza nicolaiana; entro la fine del XII secolo la fabbrica doveva presentarsi conclusa, completa di torri postiche, arconi sui fianchi per pareggiare la sporgenza del transetto, facciata tripartita ed aperta da tre portali con stipiti intagliati secondo la tradizione pugliese, finestrone absidale semplice. A queste maestranze, sicuramente bitontine e non rintracciabili in altri cantieri coevi, sono da attribuire le decorazioni interne della cripta, nonché - per evidenti affinità tematiche - i capitelli della navata e quelli dei matronei, tutti strutturati prevalentemente secondo lo schema a due zone, con animali accovacciati in corrispondenza degli spigoli o passanti sui fogliami. Ai temi romanzi del pieno XII secolo fa riferimento il famoso capitello raffigurante il volo di Alessandro Magno, il primo della navata a sinistra dell’ingresso, per le evidenti affinità con i mosaici pavimentali di Otranto, Taranto e Trani, dietro al quale potrebbe celarsi anche l’intenzionale allusione, in forma di monito, agli eventi del tempo e al destino delle città ribelli. Gran parte dell’arredo e delle decorazioni, come ad esempio le originarie capriate dipinte, è andato purtroppo disperso a causa dei profondi mutamenti subiti dall’edificio nei secoli successivi. Molti frammenti scampati alle trasformazioni, ai restauri, ai ripristini sono custoditi nel locale museo diocesano: tra questi, i resti del ciborio e dell’altare basilicale, che recano ancora una volta il nome di un vescovo - Domenico - quale probabile committente e sostenitore dell’abbellimento della maggior chiesa della città, e quello del presunto artista - Gualtiero - che, insieme al maestro identificato con il nome di Pollice - autore di una lastra di recinzione presbiteriale preziosamente ornata da motivi decorativi ispirati a tessuti arabo-siculi - contribuisce a rafforzare quell’ipotesi che individua a Bitonto l’esistenza di una scuola, di una bottega o quantomeno di una cerchia di artisti qualificati in grado di affidare il loro nome alle opere, emergendo dalla folta ma pur sempre anonima schiera di abilissimi e comuni scalpellini.



Esterno sud_ovest


Esteno nord


Lato est


Esterno sud_est


Esaforato


Rosone sud

Exit


Interno

 

Storia / Edificio / Portale / Ambone / Cripta / Sottosuolo

CATTEDRALE di Bitonto / Geografia / Dominazioni / Architetture

Politecnico di Bari Corso di Laurea in Ingegneria Edile / Rilevamento Fotogrammetrico dell'Architettura A.A.2002 / 2003