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Cattedrale di Bitonto:
L'AMBONE
Altra cosa, infine, è quella bottega bitontina che nella prima
metà del XIII secolo completa la decorazione plastica esterna del matroneo sud e
realizza all’interno la suppellettile marmorea; a queste opere si associano le
uniche date sicure di tutta la fabbrica, il 1229 per l’ambone di Nicolaus e il
1240 per il ciborio di Gualtiero da Foggia. Sulla lastra triangolare inserita
nel parapetto della scala dell’ambone, incorniciata da una fascia decorata ad
incrostazione, è raffigurata
un’enigmatica scena profana scolpita a bassorilievo, con quattro personaggi in
posizione frontale, inquadrati sotto una fila di archetti, uno seduto e tre in
piedi, ed un uccello piumato (forse un’aquila) al margine inferiore destro.
Tradizionalmente identificati come membri della casata di Svevia, i personaggi
potrebbero rappresentare (partendo dalla figura seduta a sinistra) Federico I
Barbarossa nell’atto di trasmettere lo scettro ad Enrico VI, e di seguito
Federico II ed il figlio Corrado, in una sorta di celebrazione della
dinastia; oppure, se la figura seduta fosse femminile (come sembrerebbe a
giudicare dalla pettinatura e dal tipo di corona), potrebbe trattarsi addirittura
della personificazione della città di Bitonto cui Federico imperatore,
il personaggio coronato al centro della composizione, invia attraverso un messaggero
lo scettro, simbolo della sua condizione di città regia, e cioè posta sotto
l’esclusiva autorità del re.
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Vista frontale Ambone
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