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QUADRI LESIONATIVI

Buona parte dei dissesti rilevati derivano dalla storia architettonica dell’immobile ed in particolare dalle sopraelevazioni del corpo centrale in epoche successive, nonché dalla sostituzione, anch’essa successiva all’impianto originario dell’immobile, della copertura della cappella.

Rotazione primaria con schiacciamento del paramento murario esterno

Con riferimento al quadro lesionativo rilevato sul lato sinistro del prospetto Nord occorre fare alcune considerazioni:

La rotazione prodotta dalle volte, cui si aggiunge come concausa la notevole mole di carico dovuta alla sopraelevazione, ha provocato una rottura per schiacciamento del paramento esterno della muratura del piano terra con conseguente convergenza delle lesioni verso un’altra zona a bassa resistenza ossia quella della porta del vano T.5 e della piccola apertura in prossimità di questa. Si spiega quindi l’abbassamento dei conci dell’arco dell’apertura a piano terra.

Schiacciamento

Per quanto riguarda il quadro lesionativo relativo all’arco di separazione tra il vano 1.1 e 1.5, occorre considerare il notevole slancio della canna fumaria ed il notevole carico concentrato indotto. Visto nella sua complessità, il quadro lesionativo indotto da tale carico interessa tutte e tre le voltine di raccordo della canna fumaria con le murature, ed in particolare si manifesta attraverso le tre lesioni parallele della voltina centrale, la lesione della voltina in corrispondenza dell’apertura verso il vano 1.6 e la lesione ad andamento pressoché verticale leggibile in prospetto Est in alto tra l’apertura del vano 1.4 e le due aperture del vano 1.5. Si può quindi imputare l’intero dissesto al punzonamento indotto dalla canna fumaria sulle voltine con sovraccarico dell’arco e formazione della lunga lesione verticale passante.

Traslazione verticale intermedia di tipo corto

Il resto delle lesioni presenti sul prospetto Est, in prossimità della porta di accesso del vano scala, sono imputabili all’operazione di “scuci-cuci” effettuata per l’apertura della porta stessa. Successivamente a quest’intervento si è avuto infatti un assestamento della muratura che ha quindi indotto la formazione di una serie di fessurazioni. L’apparente traslazione verticale leggibile dall’andamento delle lesioni non può infatti essere imputabile ad un cedimento delle fondazioni o del terreno sottostante poiché questo è costituito da roccia nuda compatta priva di lesioni evidenti. La traslazione si suppone quindi avvenuta in seguito ad un assestamento della muratura su cui è stato effettuato l’intervento già descritto e non è più in evoluzione.

Abbassamento in chiave di volta

Per quanto riguarda la cappella, l’intero dissesto può imputarsi alla cattiva fattura della copertura sostituita in epoca successiva all’impianto originario della stessa masseria . La copertura non supporta infatti grandi carichi ma appare gravemente dissestata. Ponendo in relazione a questo quadro lesionativo anche la deformazione dei filari leggibile nel vano adiacente si deduce un cedimento della volta in corrispondenza delle reni nella parte relativa all’altare con conseguente formazione della fessurazione lungo tutta la linea di chiave della volta stessa. Inoltre la notevole presenza di umidità su tutte le pareti testimonia una chiara infiltrazione nella zona di chiave della volta che ha prodotto l’imbibizione dei rinfianchi per tutta la lunghezza del vano.

QUADRI UMIDI

Il quadro umido che interessa i vani T.9 e T.10 nonché il prospetto sud e parte del prospetto est è alimentato da acqua piovana raccolta in modo inadeguato e aggravato dall’infiltrazione della pioggia. La particolare conformazione del terreno infatti determina un accumulo di acque meteoriche a ridosso della parete sud. Lo strato di roccia affiorante su cui sorge l’intero fabbricato è inclinato verso tale parete sicché l’acqua scivola su di esso e poi, per capillarità, risale nella muratura determinando i classici danni da acqua di risalita: distruzione degli intonaci e della malta di connessione con conseguente formazione di efflorescenze. L’acqua meteorica penetra invece orizzontalmente nel muro grazie alla pressione del vento ed alla capillarità del materiale. I prospetti sud ed est sono i più battuti dalle piogge.