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trasformazione

1600: valutazine

1700: cambiamento









Sviluppo della Masseria

Nel 1500 Castiglione era di proprietà della famiglia Seripando e le relative pertinenze agricole producevano grano, orzo e fave, mentre l’allevamento era considerato un fattore complementare.[Licinio Raffaele]
La nostra indagine parte precisamente dagli ultimi decenni del Cinquecento, un periodo che appare singolarmente favorevole agli investimenti nel campo della coltivazione del grano.
Non conosciamo le ragioni di questo fenomeno, ma può darsi che tra esse ci sia un prezzo alto del grano a Napoli, che in quegli anni conosce un notevole sviluppo demografico.
Proprio in questo stesso periodo la masseria Castiglione si sviluppò in misura notevole.
Nel 1580 Castiglione apparteneva ai Seripando e dal 1580 al 1584 fu gestita da Pompeo Seripando, uomo dotato indubbiamente del senso dell’avventura e del rischio, ma anche con notevoli capacità imprenditoriali.
Costretto a recarsi nelle Fiandre, per non essere molestato dai creditori, ne era tornato nel 1579 con 2800 ducati, con cui avrebbe potuto tacitare i creditori più impazienti.
Preferì, invece, investire la somma nella gestione della masseria di Castiglione, di cui possedeva un quinto, dopo aver convinto il nipote Carlo, possessore di altri due quinti, ad affidargli anche le sue terre.
Per pagare i lavoratori, acquistare semenza ed animali dovette ricorrere ad un prestito di 2500 ducati nel 1581 ed altri 11000 nel 1582.
La masseria andò ingrossandosi e nel corso della gestione furono pagati tutti i debiti contratti alla voce ed inoltre 9000 ducati di un debito di 40000 che Carlo aveva già contratto prima di affidare le sue terre a Pompeo Seripando.


BIBBLIOGRAFIA