La distanza tra il punto nodale interno N" e il piano di proiezione, quando su questo l'immagine risulti nelle migliori condizioni di focatura, è denominata
distanza principale p. Il piano in questione sarà perciò detto piano principale. La focale f, invece, è quella distanza che permette la
creazione sul piano focale dell'immagine di un'oggetto posto ad una distanza infinita o di molto superiore alla stessa distanza focale.
Mentre la distanza principale è legata all'oggetto che si sta riprendendo, la focale è una caratteristica della camera. Spesso le due distanze vanno confuse, ma è bene precisare che si tratta di due parametri distinti, infatti le due lunghezze sono messe
in relazione dalla distanza q del centro di proiezione dall'oggetto. Le normali macchine fotografiche sono dotate di un dispositivo di messa a fuoco che permette di
regolare la nitidezza delle immagini operando sulla distanza principale. Superato un certo valore della focale, l'immagine risulta sempre a fuoco; tale valore prende il nome di distanza iperfocale.
Le camere metriche usate in fotogrammetria solitamente sono rigide, ovvero a fuoco fisso, avendo la focale superiore a quella iperfocale e potendo perciò fotografare oggetti posti
all'infinito. A livello pratico solitamente la focale fornita dai costruttori di fotocamere non corrisponde a quella teorica, dovendo riferirsi ad un sistema più complesso di lenti, ma
è una focale equivalente, ovvero quella che si avrebbe considerando una lente semplice nelle stesse condizioni. In altre camere da presa rigide è fornita invece la
distanza focale calibrata, che rappresenta la focale con la quale si ottengono condizioni di focatura ottimali entro i limiti spaziali di utilizzo dello strumento. |
Risolvere un problema fotogrammetrico significa relazionare le grandezze dello spazio oggetto da rilevare, con quelle dello spazio immagine della
fotografia. In altre parole bisogna rapportare le coordinate tridimensionali (X,Y,Z) dei punti dello spazio reale, con quelle bidimensionali (x,y) dell'immagine fotografica.
I due sistemi di coordinate sono legati tra loro dai parametri dell'orientamento, cioè dalle caratteristiche della camera da presa e dalla sua posizione nei due spazi.
Distinguiamo così tre sistemi connessi mutuamente tra loro a due a due dal terzo sistema. Si ottengono tre combinazioni che corrispondono alle tre fasi del processo fotogrammetrico: |