La masseria “Caggiano” è considerata la regina delle case rurali della zona essendo tra l’altro la più grande di quante si affacciano alla lama Balice. Dal punto di vista storico-architettonico la Caggiano è un valente esempio di masseria fortificata a torre, in principio infatti doveva essere costituita unicamente dal nucleo centrale risalente al 1400.
L’origine delle masserie in Puglia può farsi risalire all’epoca romana, ma fu tra il 1400 e il 1500 che esse conobbero grande diffusione. Dalla fine del XVI secolo al termine del XIX secolo, sorsero edifici o se ne rafforzarono preesistenti come anche la Caggiano che ancora oggi è dotata di elementi di difesa quali caditoie e addirittura la garitta che si erge sul prospetto nord senza dimenticare le botole visibili sia al primo piano che a quello rialzato attraverso la quale si può scorgere un passaggio sotterraneo ideale per la fuga degli abitanti in caso di scorrerie di briganti.
È opportuno dire che non sono stati rinvenuti documenti relativi alla prima costruzione, pertanto non è possibile definire con certezza l’originaria destinazione e conformazione; infatti per il giardino addossato al recinto i documenti catastali baresi riportano la denominazione “Cappuccini”, alimentando le teorie che vorrebbero la masseria fondata in origine come monastero.
Forse quel frutteto poteva essere il chiostro o il cimitero dei frati e sarebbe interessante scavare per rinvenirne le prove.
È però certo che il fabbricato si sia sviluppato con successive modifiche, al corpo centrale originario infatti, se ne sono nel tempo aggiunti altri. Al XVII secolo, oltre all’organismo ad ovest addossato all’edificio preesistente, risale il frantoio semipogeo nei cui vani pertinenziali è stata ritrovata ancora incisa la data 1660, probabilmente modificata in seguito in 1680.
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