Altro avvenimento d'importanza per il convento di S. Damiano fu l'approvazione del culto reso ab immemorabili al B. Antonio da Stroncone, avvenuta l'anno 1687; e in tale occasione si fecero grandi feste nella chiesa del convento e nella città d'Assisi.
Una solenne processione votiva fu decretata nel 1644 dal Comune di Assisi per il 22 giugno, giorno presumibilmente anniversario della liberazione della città dalle orde saracene, fugate per le preghiere di S. Chiara: i Magistrati del Comune, il Capitolo della Cattedrale e tutte le Confraternite della città sogliono intervenire ad onore in questa processione al convento di S. Damiano.[47]
Fatti di minore importanza sono registrati nella Cronaca conventuale tra il sec. XVII e XVIII: nel 1610 fu costruita la cappella di S. Carlo per comodità dei pellegrini del Perdono, i quali vi si raccoglievano per fare la santa confessione e comunione. Questa cappella, che si trovava sul lato destro del porticato esterno della chiesa, venne demolita per fabbricarvi sopra la biblioteca del convento, l'anno 1840. Un prelato ravennate, Antonio Strozzi, già Prefetto di Norcia e poi d'Assisi, curò nel 1616 l'erezione d'un pregevole altare in legno nel coro di S. Chiara, poi traslocato nel Dormitorio della Santa: questo prelato si fece frate minore nella nostra Provincia, fu Vicario generale della Riforma e commissario e visitatore Apostolico in Polonia. « L'anno 1713 osservando li frati che i travi che sostenevano il soffitto e tetto del Dormitorio di Santa Chiara erano fracidi e temendo che cadesse il soffitto, si rinnovò li travi ecc. ».[48] Poco appresso anche il piccolo campanile, che si trovava sopra l'antica facciata, minacciando rovina, convenne rifarlo, ma si ebbe l'infelice idea di cambiargli posizione e fu costruito sul fianco destro del coro.