IL DIAFRAMMA


Il diaframma è un'apertura posta fra le lenti dell’obiettivo, che è composta di lamelle metalliche che in parte si sovrappongono.

Se ruotiamo la ghiera dei diaframmi, che si trova sull’esterno dell’obiettivo, le lamelle cambiano posizione e fanno sì che il diametro dell’apertura del diaframma aumenti o diminuisca, di conseguenza aumenta o diminuisce la quantità di luce che entra nell’obiettivo e raggiunge la pellicola.
Ogni scatto che si ottiene in corrispondenza del numero è detto STOP.
Il valore più piccolo di di diaframma di un obiettivo 28 mm è di solito f/2,8, per un 50 mm è f/1,4, per un 200 mm è f/4; su questi valori il diaframma fa passare la maggior quantità di luce, si dice “a tutta apertura”.
Quando invece spostiamo la ghiera su valori come f/16, f/22,si dice che “sta chiudendo il diaframma”.
Alcuni pensano che se andiamo su di una montagna coperta di neve dobbiamo fotografare con un diaframma chiuso per evitare che la brillantezza della neve buchi la pellicola; se invece siamo in una cattedrale dobbiamo scattare la foto con diaframma tutto aperto per permettere alla luce di arrivare alla pellicola. Questi suggerimenti, che tutti abbiamo ricevuto, danno risultati deludenti, perché non tengono conto della funzione del diaframma, il controllo della profondità di campo.
Il valore del diaframma è indicato con: “f /n”, dove “f ” sta per lunghezza focale dell’obiettivo (28 mm,50 mm, 200 mm), “/ “sta per “diviso per”, “n” indica il diaframma usato.
Ogni volta che “chiudiamo il diaframma”, cioè passiamo da un valore al successivo, esempio da f/2,8 a f/4, l’ammontare della luce che raggiunge la pellicola si riduce alla metà, questa è detta REGOLA DEL RADDOPPIO.