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LA NAVATA CENTRALE DELLA BASILICA
 PALEOCRISTIANA-ALTOMEDIEVALE

 

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Veduta della navata centrale dal lato dell'ingresso: in primo piano, i rifacimenti altomedievali del mosaico paleocristiano.

Rilievo del saggio archeologico: in evidenza il muro di catena della basilica paleocristiana - altomedievale (A) e il muro ellenistico - romano.

 

Usciti dal recinto presbiteriale, siamo entrati nell’area della navata centrale destinata ai fedeli. La navata centrale era separata dalle navate laterali da pilastri compositi a forma di “T” che, durante l’edificazione della sovrastante cattedrale, sono stati tagliati alla sommità e inglobati all’interno delle poderose fondazioni romaniche: pilastri intermedi di dimensioni ridotte sono attestati solo in corrispondenza dell’area presbiteriale. Il Pavimento, in origine (età paleocristiana) decorato a mosaico policromo, con motivi geometrici (ottagoni, squame, cerchi) disposti entro lunghi pannelli affiancati, ha subito nel tempo, a causa dell’usura, una serie di restauri realizzati con tecnica diversa, a grandi tasselli in calcare e in cotto. Questa tecnica si trova in un basamento con resti di pilastri angolari (ambone o altare della croce?) addossato al recinto presbiteriale. Un saggio di scavo archeologico effettuato in una delle lacune del piano pavimentale, ha messo in luce un tratto del muro di catena dell’antica basilica e, inoltre, una struttura muraria più antica, databile ad età ellenistico - romana.