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Geografia:
LA PUGLIA
Ponte geografico naturale tra l'Europa Occidentale ed il Levante,
la Puglia è la regione situata all'estremo sud-orientale della penisola italiana.
Per la sua latitudine e la sua posizione nell'Adriatico e nello Ionio, è favorita
da un clima decisamente mediterraneo, temperato in tutte le stagioni dell'anno.
Il suo paesaggio dalle caratteristiche inconfondibili, è articolato in sottounità
fisiche particolari; il Gargano a strapiombo sul mare, le isole Tremiti,
l'immensa pianura del Tavoliere, che si estende fino al fiume Ofanto e che muta
aspetto al susseguirsi delle stagioni, le colline delle Murge, le pianure della terra
di Bari e del Salento.
Le origini della Puglia risalgono a tempi anteriori alla comparsa dell'uomo;
la sua configurazione attuale è frutto di un processo geologico lungo millenni, durante il quale,
sconvolgimenti tellurici hanno spesso mutato l'apetto della regione.
Ci fu un tempo, in cui la Puglia era sommersa dalle acque del mare; ne sono testimonianza
i resti di fossili depositati nelle rocce calcaree.
Il terrazzamentolitoraneo, tipico del Gargano meridionale, è poi la più chiara
testimonianza del fenomeno della regressione marina con stasi alterne, e della
conseguente emersione delle terre.
E' necessario risalire a circa cinquemila anni or sono ( ETA' DELLA PIETRA )
per rinvenire le prime tracce di vita umana in terra di Puglia; resti di ossa umane,
di oggetti primitivi di selce e di villaggi preistorici.
Appartengono invece all'Eta' del bronzo e all'Eta' del ferro, i "dolmen", monumenti
sepolcrali costituiti da due o piu' pietre infisse nel suolo e sormontate da una lastra orizzontale,
ed i "menhir", costruzioni monumentali costituite da una grande pietra allungata, infissa verticalmente nel suolo.
Da segnalare tra i "dolmen" quello di S. Sivestro ( II millenio a.C. ) sulla strada Bitonto-Giovinazzo
e quello della Chianca ( XVI secolo a.C. ) nelle campagne di Bisceglie. Tra i "menhir" sono da citare:
"il monaco" che risale a circa 2.000 anni fa avente un altezza di oltre 2 metri e scoperto presso Modugno,
lungo la strada che conduce a Bari; quattro stele conficcate nel terreno a breve distanza l'una dall'altra,
lungo la strada detta del "Vico" ai confini del territorio di Bitonto con quello di Terlizzi.
Testimonianze queste di una storia plurimillenaria.
Le popolazioni d'oltremare che colonizzarono la regione, erano per lo piu' tribu' di pastori guerrieri;
gli Iapigi, i Peucezi, i Dauni ed i Messapi.
Gli Iapigi, piu' numerosi, vennero poi chiamati "Apuli", da cui derivo' "Apulia", nome della regione.
Soffermiamo ora l'attenzione sulle Murgie, che corrispondono ad una ben precisa unita'
geologico-geografica della Puglia; caratteristica peculiare di questa zona, è la formazione di strati calcarei
del cretaceo e delle "chianche" di pietra viva, usata per costruzioni particolari.
Le argille di color grigio erano utilizzate dagli antichi abitanti della regione per
realizzare stoviglie e vasi eleganti, documenti importanti del gusto delle popolazioni preelleniche d'Italia.
I terreni della zona di Bari, degradanti verso il mare, sono costituiti dalla terra rossa,
chiamata bolo e frutto del disfacimento calcareo; essa offrì alle popolazioni del luogo, sin dall'antichità,
terreno fertile per l'agricoltura.
Scarsa, in ultimo, è la presenza di lembi, dello strato pliocenico, che rimangono a coprire il terreno
murgiano, poichè l'erosione operata nel tempo dagli agenti atmosferici, ne ha sensibilmente ridotto lo spessore.
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Puglia - Colonizzazioni
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