Raccolta di documenti



Documento - 4 -

1809, settembre 30, Ruvo
Gli incaricati dell'Intendente di Bari si recano al Monastero per l'inventario dei locali che compongono il complesso in esecuzione al decreto di soppressione degli o.r. del 7 agosto 1809.


Originale: A.S.B., Demani dello Stato, busta 63.

Distretto di Barletta
Comune di Ruvo
Processo verbale

Quest'oggi giorno trenta del mese di Settembre corrente anno mille ottocento nove; noi signor Matteo Caputi, signor Cesare Montaruli. e signor Giuseppe Gioia ricevitore della registratura de' demani di questo Circondario Commissari incaricati da S.E. il Signor Intendente della Provincia per la soppressione del Monistero de' Domenicani, ch'esisteva in questa Comune, essendoci riuniti al Signor Sindico di questa Comune istessa, ci siamo recati in detto Convento alle ore quattordeci per descrivere, ed inventariare il locale componente il Monistero suddetto. Tanto adunque abbiamo eseguito, ed in dorso ne descriviamo l'atto cioè;

- Primo piano -
Portone a chiave pel quale si entra nel Convento.
Chiostro con colonnate di pietre lavorate, e con cisterna di acqua piovana nel mezzo numero nove magazini, ed uno di essi con tavolato, cioe uno nel supp(orto) all'entrata del portone, ed otto altri ne' supporti attorno al Chiostro.
Una cantina da conservar vino, ed attaccato alla stessa un magazzino sotterraneo per cosaloro.
Dentro al Chiostro vi sono alcuni lavori di pietre per il finimento della prospettiva della Chiesa.
Vi sono nel supporto del Chiostro cinque fosse ad uso di conservar biade, un stanzone per Refettorio, con dispensa attaccata allo stesso, ed in essa un tavolato, con una fossa per biade.
Stanza per cucina con focolajo, e con scala di pietra, per la quale si sale al (2°), e con un forno da cuocer pane.
Stanza per panettaria, ed in essa una fossa da conservar biade.
Un supporto, che si sporge al cortile, ed in esso una dispenza con piscina da servare olio.
Un cortile scoverto di canto al medesimo vi sono una rimessa; uno stallone con pagliera; una stalletta; una stanza per vetturino; un sottano con due cammini da conservare ulivi, e tre palmenti da cacciar vino. Vi è il portone,per il quale si entra in detto cortile per anche da fuori al convento.

- Secondo piano -
Si sale al secondo piano da due scale, una piccola che conduce anche nella chiesa con finestrone nel mezzo, coverto di vetrata fissa, e con stipo a canto; l'altra detta scala maestra, nel di cui corpo vi sono due finestroni con vetrata fissa.
In detto secondo piano vi sono numero diciassette stanze, talune delle quali con arcovi, e stanzioni, ed un altra pe' Luoghi Comuni, una delle quali ha il balcone con ferreata. Vi sono altresì in alcune de' stipi di tavole.
Vi sono due balconi grandi con ferreata corrispondenti alli dormitorij alla strada.

- Terzo piano -
Vi sono due stanze a tavolato per il Coro d'inverno.
Tutti i locali di primo, e secondo piano sopra descritti; all'infuori di quelli di dentro al Cortile che sono, che sono a suppigni coverti ad'imbrici, sono coverti a volta di pietre dette anche lamie.
Tutte le porte alle stanze, dispense, magazzini hanno le chiavi, e mascature (sic). Le finestre son coverte con vetrate, alcune però più, altre meno invecchaite.
Attaccato al Convento vi è la Chiesa. E' questa ornata di stucco. Ha sette altari, uno maggiore e i cappelloni.
Il valore per calcolo di approssimazione, che diamo a sopradetti locali, è di docati ottomila.
fatto, e conchiuso da noi oggi sopra notato giorno, con aver occupato a tale operazione l' intiera giornata.
(seguono le firme)


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