Capitolo 3 -Analisi esterna


La chiesa di S.Margherita presenta una sola navata, ha pianta rettangolare, e ciascuna delle sue quattro facciate termina con un frontone triangolare che è traforato da una stretta finestra; inoltre si notano due lati liberi e due lati addossati a vecchie costruzioni, con l'ingresso su di una piccola corte.
La chiesa è in pietra da taglio a corsi disuguali, con pietre connesse tra loro con pochissima malta. Sul doppio arco del portale, si ammira una piccola e bella rosa dagli snelli e strani motivi. La ricchissima scultura dei suoi fregi, dei suoi antichi e pregevoli sepolcri, delle epigrafi duecentesche che l'adornano, ne fanno di questo piccolo tempio, una opera insigne dell'arte medioevale pugliese.
La chiesa, come suddetto , è a una sola navata, con due lati liberi, il lato nord e il lato ovest, e due lati quasi totalmente addossati a vecchie fabbriche e cortili privati che la circondano, per cui occhieggiando da uno stretto cancelletto che si apre su via S.Magherita, a stento la facciata principale appare al passante frettoloso.
Proprio la facciata principale si apre su di una corte scoperta di forma rettangolare, avente la larghezza di m 7,60 e la profondità media di m 11,60 e quindi con uno sviluppo totale di circa 90 mq. Tale corte è compresa fra due vecchi stabili d'insignificante importanza, e di edificazione molto più recente rispetto alla chiesa, di cui uno a tre e l'altro a due piani fuori terra, i quali hanno diritto di luce e prospetto sulla ripetuta corte. E' da sottolineare come le fabbriche che circondano l'insigne monumento, hanno creato un contrasto di stili ed un'estetica a tutto svantaggio dell'architettura e della bellezza dell'antica chiesetta, che appare quasi soffocata dalle costruzioni che la circondano.
Rispetto ai modelli più arcaici, si nota indubbiamente una evoluzione, limitata però all'apparato esteriore: infatti la facciata principale, un frontone ad angolo retto, che misura metri 7,60 di larghezza per un altezza massima di 9,30 metri , è a cuspide a paramento liscio ed è impreziosita da numerosi archetti pensili a scalea, che sottolineano il profilo degli spioventi. Il motivo decorativo degli archetti pensili ha anche il compito di collegare gli elementi architettonici del piano di copertura di estradosso e viene riportato anche sul tiburio come premessa della cornice di imposta della piramide a chiancarelle. Alcune delle mensole di questi archetti sono figurate e costituiscono l'espressione scultorea della fine del XII secolo.
In alto, in direzione del portale a doppio arco falcato dell'ingresso principale, si nota la già citata rosa scolpita, molto graziosa e particolareggiata, che arricchisce ed abbellisce la facciata ovest.
Inoltre si nota: il braccio laterale a cuspide, le mensolette scolpite che arricchiscono il lato nord della chiesa, il raffinato gioco di incastri fra le coperture dei bracci e il tiburio della cupola. Quindi negli altri tre lati della chiesa si ripetono molti motivi presenti nella facciata principale (questo si nota facilmente analizzando la facciata nord che si affaccia sul piccolo cortiletto della chiesa).
La chiesa è dotata di una originale copertura, molto rara fra le varie e antiche chiese di Puglia, realizzata a tetto, di forma piramidale, a più falde con conci in pietra, finemente lavorati e messi in opera con geometrica simmetria. Dallo stabile limitrofo alla chiesa, in fondo all'androne a sinistra, si accede in un cortile scoperto, di circa 50 mq, a forma rettangolare.
Da detto cortile, è parzialmente visibile, l'altra facciata laterale della chiesa, in muratura ben conservata di pietra lavorata a corsi regolari, con frontone centrale. La facciata si sviluppa in lunghezza per un tratto di circa 4,90 metri, con altezza massima di circa 8,55 metri. Su tale facciata laterale a metri 2,55 dal pavimento del già citato cortile, si apre un finestrino rettangolare di circa (0,4*0,9) metri con le trance sullo sguancio di una preesistente inferriata. La rimanente porzione di detta facciata laterale è incassata e nascosta dalle costruzioni annesse che vi si addossano e ne deturpano l'opera. Nonostante questo, è possibilie scorgere, al centro del frontone laterale, la modanatura in losanga a cui corrisponde internamente la stretta finestra. La parte absidale della chiesa, invece, è visibile solamente per quanto attiene la sua parte terminale dal terrazzo di una costruzione adiacente. Ad eccezione della parte terminale dell'abside, che si presenta anche essa in buona muratura di pietra lavorata con finestre e feritoie in parte murate, la restante parte figura sommersa nelle costruzioni ad essa addossate. Essa confina con un cortiletto di forma irregolare annesso ad altro stabile. Ma la sostanza architettonica rimane immutata e ben lo dimostrano, nella loro nuda semplicità, le strutture interne in cui solo pochi particolari accessori tradiscono la datazione avanzata.


CAPITOLO 4

CAPITOLO 2