FORMAZIONE DELLE GROTTE

 

Le acque meteoriche nell'attraversare l'atmosfera si impregnano di acido carbonico e si mescolano ad altri gas che si trovano in essa in percentuale variabile a seconda delle condizioni meteorologiche. La percentuale di acidi solventi aumenta a contatto con gli avanzi organici e vegetali, quando l'acqua raggiunge la terra. Man mano che l'acqua penetra nel sottosuolo e si avvicina ai massicci rocciosi calcarei aumenta la temperatura e la formazione di acidi e gas che per la loro azione solvente corrodono la pietra calcarea e nel corso di milioni di anni creano fratture, antri, caverne, stupende concrezioni cristalline ed attraverso lo stillicidio merletti calcarei, stalattiti e stalagmiti. Esaminando attentamente il fondo della Grotta della Iena si vedono incanalamenti in cui scorrevano acque piovane provenienti dall'esterno attraverso fenditure e crepacci del calcare. Il bacino imbrifero della conca carsica di Castellana ha forma piuttosto triangolare, si tratta di una estensione di circa cinquemila chilometri quadrati, ora si pensi alle quantità di acque che possono essersi riversate nelle grotte. Questi corsi d'acqua hanno notevolmente contribuito alla formazione delle cave in modo particolare con l'aiuto corrosivo della loro azione chimica. Non vi e dubbio che la formazione delle concrezioni calcaree e cristalline che si trovano nelle Grotte di Castellana sia dovuta alle correnti di acque ricche di elementi chimici corrosivi ed allo stillicidio proveniente dall'esterno . Vi sono luoghi dove più che in altri, la concomitanza di imponenti e particolari fenomeni naturali ha portato alla creazione di meravigliose opere che destano nell'uomo profondo stupore. Le Grotte di Castellana ne sono un esempio straordinario ed incomparabile. Tutto ciò che lo sguardo riesce ad abbracciare affascina per la bellezza e la magnificenza delle tonalità e delle colorazioni assunte dalla roccia calcarea. Ben altre splendide sorprese attendono il visitatore man mano che si spinge verso la profondità delle Grotte che stupiscono il più impassibile degli uomini, perché gelosamente custodiscono la più bella ed unica al mondo delle Caverne, l'indimenticabile Grotta Bianca, un ammasso di concrezioni bianco perlaceo. Le acque piovane arricchite di sostanze chimiche, scorrendo fra le fratture Quel suolo, per la proprietà corrosiva che hanno di sciogliere i calcari creano infinite cavità talvolta di notevoli dimensioni e formano caverne di sorprendente bellezza naturale. Le stalattiti, le stalagmiti e tutte le altre varietà di concrezioni si sono formate nel correre di milioni di anni con il lentissimo cadere della goccia. Volendo fare riferimento solo a partire dai centocinquanta milioni di anni del periodo Cretaceo, per passare ai sessanta milioni di anni del successivo periodo Terziario ed arrivare al nostro periodo Quaternario che, secondo recenti calcoli ha gia raggiunto un milione di anni, le Grotte ne hanno avuto di tempo per costituirsi. Castellana sorge su calcari compatti del periodo Cretaceo, sicché la formazione delle Grotte risale a periodi che si perdono nella lunghissima notte dei tempi.L' esistenza dell' umanità altro non é che un invisibile granellino di sabbia nell' immensità di un irraggiungibile deserto . Attorno a Castellana si formavano , inseguito alle intense piogge , laghi alluvionali ed avvallamenti ristagnanti . La tradizione vuole che nei periodi di grandi piogge da Genna scendesse su Castellana un torrente d' acqua che si riversava in una grande depressione denominata "la Cupa" per infiltrarsi nella gravicella. La più rilevante depressione carsica in terra di Puglia e il Canale di Pirro che si trova fra lo, La Selva di Fasano e Castellana; si estende per dodici chilometri e si spinge dalle di Cassano attraverso la pianura di Acquaviva delle Fonti fino all'Adriatico. Nelle sue vicinanze vi sono diverse doline, la piu estesa e quella in cui millecinquecento anni minci6 a vivere Castellana. poo.eo.ti a8ioramenti rocciosi di Castellana sono costituiti essenzialmente da una a pietra calcarea, carbonato di calcio, che si e formata dalla lenta deposizione di resti ct tn acque poco profonde, calde, e in condizioni di ambiente tali da permettere un ieso sviluppo a moltissime specie di alghe. ptio d continuo accumulo dei resti di questi organismi ha dato origine a questa roccia. e, roccia di eth antica, risale a circa 190 milioni di anni. u e complessi movimenti di sollevamento che hanno portato alla costituzione della cate ninica, hanno innalzato per centinaia di metri il Calcare sopra il livello del mare, m8elo in immensi blocchi e disgregando le successive formazioni rocciose che lo rico ultime poi sono state completarnente asportate dall'immensa attivita erosiva degli nU atmosferici. quindi che, cosl sottoposta all'azione dei molteplici eventi naturali, la pietra calcarea ha uutato una notevol.e permeabilità dovuta sia alle numerose fratture, grandi e piccole, ori i durante il sollevamento, sia alla porosita minuta propria di questo tipo di roccia. nameni carsici, consistenti nella dissoluzione del carbonato di calcio ad opera di miscele ' acqtm e aaidride carbonica, si possono quindi sviluppare in maniera imponente e diffusa. ma elevata purezza, la scarsissima franosità, nonché la presenza di acque sulfuree, con il lento passare del tempo hanno contribuito a creare vastissimi, unici, meravigliosi complessi ipogei . Numerosissimi sono gli imbocchi delle cavità carsiche che si intravedono lungo le pareti rocciose . Alcune si addentrano per pochi metri, altre invece, molto estese, si articolano per chilometri all'interno della montagna. In quelle maggiori un continuo susseguirsi di cunicoli, gallerie, pozzi, sale con laghi e laghetti, ricoperti da stalagmiti, stalattiti e dalle piu varie concrezioni, costituisce un mondo così vnso dall'abituale che offre al visitatore visioni sempre nuove che affascinano o atterriscono per la selvaggia grandiosità. Questi diversi stati d'animo hanno portato ad identificare alcune grotte con nomi vari e suggestivi . Alcuni di questi nomi sono legati ad antiche leggende che risalgono forse perfino al tempo in cui gli uomini preistorici hanno abitato molte di queste caverne, a lungo ed in periodi successivi . Nel terriccio di alcuni di questi antri sono stati rinvenuti utensili in pietra silicea e in osso, menti di vasellame in terracotta, primitive sepolture e ossa di animali cacciati dall'uomo preistorico . Non mancano rinvenimenti databili ad epoche successive come l'eta del bronzo, del ferro.