Cenni storici

 

"... situato fuori le mura della città […] da 60 passi in circa nel mezzo di due strade pubbliche, fu fondato et eretto circa nell’anno 1541 a 24 Agosto, conforme a gran parte di escritture di convento […]" -Archivio dell’A.B.M.C., Tommaso Berloco, Storie inedite della città di Altamura- queste sembrerebbero essere le origini del Convento in questione concepito nel pieno rispetto del tipico impianto planimetrico-distributivo adottato dall' ordine agostiniano. Di fatto tali strutture venivano costruite in modo che le varie funzioni in esse contenute richiamassero la volta celeste, raffigurando simbolicamente la Gerusalemme Celeste, la città quadrata e misurata, proprio come descritta nel libro dell’Apocalisse di Giovanni. Gli ambienti venivano distribuiti intorno ad un chiostro rispondendo ad un’esigenza funzionale e simbolica poichè era luogo di convergenza e di movimento da un ambiente all’altro ma anche di sosta e di meditazione, insomma, un fulcro per l’ intera struttura. L’orientamento degli ambienti era pensato in maniera tale da richiamare la posizione degli astri più importanti: a nord si trovava quasi sempre la Chiesa, esattamente in direzione della stella polare, che è il centro e il perno della volta celeste, e come tale voleva essere l’elemento forte dell’intera struttura monastica, essendo il luogo di preghiera per

 
Stralcio aereofotogrammetrico della città di Altamura

 

eccellenza; ad est si collocava la sala capitolare, in quanto l’oriente è il punto cardinale dal quale il sole sorge e quindi comincia il suo cammino; a sud si trovava il refettorio, in quanto i monaci vi si recavano a metà giornata (il mezzogiorno solare) e vi si dedicavano al nutrimento del corpo oltre che dello spirito; ed infine ad ovest era posto il dormitorio, luogo dove i monaci potevano riposare, esattamente come il sole che tramonta ad occidente. Il convento ebbe, almeno nei primi anni dalla fondazione, una vita attiva che gli valse notevoli ricchezze. All’inizio del XVIII secolo il monastero divenne una casa regolare di noviziato per 12 novizi e, continuando la lettura del sopra citato documento, poichè si parla già all'epoca di 12 stanze all' interno della struttura possiamo supporre che nei due secoli che intercorrono tra i due eventi, se non altro per il braccio del dormitorio, il convento non deve aver subito modifiche sostanziali. Le prime grandi modifiche avvennero probabilmente in concomitanza con la prima battaglia di Bitonto del 25 maggio 1734 (battaglia questa che si colloca nel contesto della Guerra di successione polacca e che condusse gli spagnoli ad assicurarsi il Regno di Napoli contro gli austriaci): in questa circostanza truppe tedesche per quasi 40.000 uomini occuparono Altamura, e molti dei conventi presenti

 
Foto aerea della città di Altamura

 

furono presi d’assalto da tali truppe per poterli adoperare come alloggi per i soldati. Il chiostro del monastero fu ingrandito ed arricchito di una torretta ed una nuova ala ed il monastero fu istituito ufficialmente in quanto tale, come attesta la data incisa sul portone, 1794, anno in cui fu completata la sistemazione dei locali e fu ultimato il rifacimento del portone. Ovviamente la struttura originaria ne ha risentito tantissimo: il corpo di fabbrica centrale con la torretta angolare, ancor oggi ben visibili, hanno cambiato totalmente l’assetto del chiostro, chiudendo il portico e creando un volume predominante in altezza. Dopo il 1808, con gli editti eversivi promulgati da Gioacchino Murat, tutti i conventi del Regno, quindi anche quelli di Altamura, furono aboliti e sequestrati come beni comunali. Lasciati negli anni abbandonati a se stessi con l’unità d’ Italia gli ambienti del convento subirono una serie di modifiche tali da poter essere utilizzati come alloggi privati. Da li a poco la struttura venne adibita a mattatoio comunale. Ad oggi dell'originaria struttura rimangono il lato nord ed il piano terra del lato ovest. Il lato ovest è stato prolungato ed è stato costruito un nuovo ingresso e quelle che erano le stalle del convento sono state inglobate in una nuova costruzione che chiude ad elle il chiostro.

 
Tavola di ipotesi evolutiva della struttura conventuale nei secoli

 

 

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