E' uno dei punti non risolti della città contemporanea. L'EX-FIBRONIT è una fabbrica dismessa che ha prodotto manufatti in fibrocemento (tubi compressi, lastre piane e ondulate, canne fumarie, recipienti) occupando circa 500 operai dal 1935 al 1985, quando la pericolosità del materiale è stata riconosciuta ufficialmente. L'area individuata dai suoli dell'EX-FIBRONIT si estende per circa 9 ettari. Il sito è di particolare interesse per una varietà di motivi, tra cui proprio le dimensioni dell'area e la posizione strategica nel tessuto distributivo della città di Bari. Ora la Fibronit è una società di liquidazione e di intermediazione immobiliare. All'interno del complesso architettonico dello stabilimento, si possono individuare tre corpi di officine: quello edificato negli anni trenta costituisce una trasformazione e un ampliamento di edifici a destinazione industriale preesistenti, costruiti nei primi del ‘900 a ridosso della linea ferrata. Il primo corpo di officine è composto da cinque moduli ed è caratterizzato da un sistema costruttivo pesante costituito da murature longitudinali spingenti, coperte da capriate in legno e acciaio. Negli anni '60 vengono costruiti i cinque corpi di fabbrica posti a est e i dieci a sud del nucleo originario, nonché l'edificio della portineria e il corpo uffici a due piani, di cui uno interrato, il quale presenta un sistema costruttivo con telai i cui pilastri hanno un asse inclinato aggettante; l'ingresso è in posizione simmetrica sul lato lungo e gli infissi in alluminio ritmano la facciata. Le officine a sud sono organizzate su dieci capannoni disposti parallelamente alla ferrovia,caratterizzati da un sistema costruttivo intelaiato in cemento armato, con telai monodirezionali a interassi trasversali costanti di 10m; la copertura è a falde inclinate simmetriche che permettono l'inserimento di un lucernario continuo in direzione nord-orientale. Quelle ad est presentano il fronte trasversale in aderenza alla strada, dove si nota la ricorrente ripartizione della facciata sul lato minore del capannone, conclusa dalla particolare sagomatura del muro di chiusura. La disposizione dei corpi di fabbrica segue le impostazioni generali tipiche di uno stabilimento di questo genere: gli uffici sono in posizione centrale, i silos sono collocati in testata, seguiti dalle officine e dal deposito all'aperto, con l'ingresso per gli automezzi. La regola insediativi delle varie costruzioni dipende dal ciclo di produzione, dallo spazio disponibile, dal movimento di entrata e uscita dei mezzi pesanti oltre che dalle esigenze di immagazzinare notevoli quantità di materiale.
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