Masseria Caggiano
Storia della masseria

Al ‘600 invece risale la cappella padronale, dotata di due ingressi uno esterno al muro di cinta che consentiva il passaggio ai lavoranti e ai vicini della masseria e un altro con accesso dall’atrio interno, quindi padronale, sormontato ed impreziosito da un bassorilievo raffigurante San Girolamo e riferibile, per le sue connotazioni stilistiche, al XVII secolo. Certamente di epoca successiva, tra ‘800 e ‘900, sono i vani addossati ai due lati del recinto, come anche il casupolo appoggiato alla scala esterna e alcuni localetti costruiti in aderenza alle stalle. Per mancanza di documenti siamo ora costretti ad effettuare un salto di tre secoli circa, momento in cui si rinvengono i rogiti notarili ed i registri catastali che attestano l’appartenenza della masseria Caggiano alla nobile famiglia omonima, residente a Barletta nel 1700. Di questa casata fu esponente Francesco Saverio Caggiano, regio prefetto della Portolania delle Puglie, di cui si ha notizia nel 1754. Dopo i Caggiano, la masseria entrò nei cespiti immobiliari di altre famiglie notabili, tra cui Fraggiacomo di Molfetta e i Serravalle di Catanzaro, sino a giungere nelle mani dei nobili Federici; a questi ultimi si riferisce la epigrafe lapidea in latino fatta apporre nel 1936 da Giacinto Lamacchia, al termine di cospicui lavori di restauro. “Questa masseria che una volta era stata dei nobili di Federico fu restituita all’antico splendore da Giacinto Lamacchia. A.D. 1936”. Lamacchia commissionò la traduzione dall’italiano al latino al Prof. Riccardi, latinista. La targa contiene qualche forzatura della lingua latina, tipica della temperie culturale dell’epoca fascista. Quest’ultimo, infatti, acquistò dai nobili Federici la casa proprio nel ’36 e ne fu generoso valorizzatore. Era un prospero commerciante di tessuti, cognato del Federale fascista dell’ epoca, Giovanni Costantino. Nel corso dell’ ampliamento da lui attuato, furono aggiunti all’ impianto originario i locali sul lato Ovest, destinati a stalla, a deposito ed alle mansioni della servitù.

Politecnico di Bari - ICAR - Corso di Rilievo Fotogrammetrico - Prof. A. Daddabbo
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