Destinazione del Castello Federiciano

Introduzione
Storica
Evoluzione del
Fortilizio
Il Castello Restauro Interventi Destinazione Scavi Archeologici

È evidente che la fase conoscitiva, di cui si sono riportati gli elementi più interessanti, ha costituito e costituisce il supporto su cui innestare il recupero tipologico, architettonico e funzionale del complesso castellano.

Purtroppo, come spesso capita, ancor oggi manca una precisa indicazione di destinazione da parte del Comune, essendo essa indicata genericamente in Museo (con specifico riferimento ad una collezione di armi donata da un privato al Comune) ed attività culturali varie.

D'altra parte, le dimensioni del complesso, in rapporto alla città, sono tali da giustificare qualche perplessità sulla possibilità operativa di una gestione autonoma, per cui si ritiene possibile considerare, tra le varie forme di gestione, il concorso di altri enti pubblici o dell'Amministrazione Provinciale.

In tal modo si potrebbero superare con minore difficoltà le croniche deficienze che rendono stentata la vita di strutture museali comunali, dando più ampio respiro territoriale alla stessa istituzione, in sintonia con il notevole significato storico - artistico del complesso.

D'altra parte l'esame fisico - geometrico - strutturale del castello, con la zona più integra a nord, e quella più alterata, divisa in ambienti angusti e di difficile recupero, a sud, suggerisce che nei saloni a nord potrebbero trovar luogo la zona espositiva, sale incontri, mostre, ecc.; mentre, nell'altra, le attrezzature di supporto, per le quali la frammentazione dello spazio non sarebbe di ostacolo alla funzionalità.

Zona adibita all'esposizione                 Zona utilizzata per le attrezzature di supporto

Alla luce di tali considerazioni e poichè in definitiva i lavori finora eseguiti sono stati limitati ad opere di restauro statico-conservativo e di recupero tipologico - architettonico, senza interessare gli impianti e le opere di finitura, si è avuto cura di progettare gli interventi in maniera da fornire una notevole flessibilitą ai grandi saloni dell'ala nord ed agli ambienti ad essi connessi.

Si è mirato, pertanto, a conseguire un loro uso diversificato sia come destinazione che come accessi, collegabili, però, in un unico percorso che consenta la visita dell'intero complesso.
Queste esigenze, d'altra parte non sono in contrasto, anzi, in generale, ben si accordano con quelle rivenienti dalla necessità del recupero dei valori del castello, da salvaguardare rigorosamente nelle diverse fasi, una volta liberate dai corpi di fabbrica dell'intervento ottocentesco.



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Soranno Nunzia Samanta
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