Di
probabile origine greca, tesi sostenuta per il ritrovamento di monete
raffiguranti
Minerva e l'animale a lei sacro, la civetta, Mola di Bari,
che si trovava sul tracciato della via Traiana, presenta la sua
testimonianza archeologica più importante in località cala Padovano,
lungo la costa a nord - ovest dell'abitato.Qui sono stati ritrovati, già
nel 1915, i resti di una villa romana marina, costituita da una zona
produttiva ed una residenziale, la quale si affaccia su un atrio
porticato di forma quadrangolare ricoperto da un pavimento musivo a
tessere bianco-nere. Altre testimonianze antiche, rinvenute nell'abitato,
risalenti al Medioevo, si riferiscono ad insediamenti rupestri
relativi ad
abitazioni,sepolcri ed ambienti legati alla produzione ed alla
conservazione dell'olio, come frantoi, ipogei e cisterne. Già porto
d'imbarco per la Terra Santa durante il periodo delle crociate, Mola di
Bari fu distrutta nel corso del XIII sec. , e quindi ricostruita e
fortificata, con mura e
castello,da Carlo I d'Angiò nel 1278. Divenuta
feudo del regno di Napoli sotto Alfonso I nel 1436, la città fu
conquistata daiveneziani sul finire
del XV secolo. Dopo essere passata sotto numerosi dominii, divenne,
infine, demanio del Regno di Napoli nel corso del XVII secolo.
|