VIAGGIATORI DEL PASSATO

 

Ecco come un Francese del XVIII sec. , Jean Baptiste-Claude Richard, abate di Saint-Non, incaricato dal Re di Napoli di descrivere e raffigurare, con disegni ed incisioni, gli aspetti più significativi del regno, parla nel 1778 del territorio e della città di Mola di Bari nella sua opera "Viaggio pittoresco e descrizione del Regno di Napoli e di Sicilia" pubblicata a Parigi nel 1783:"Sempre seguendo la costa, uscimmo da Bari e per una strada non facile giungemmo a Mola, dopo aver percorso quindici miglia tutte in una volta. Nel piccolo villaggio, nulla poteva attirare la nostra attenzione, ma avendo necessità di far riposare i cavalli, un nostro disegnatore ebbe il tempo di eseguire una bella veduta del tutto fedele al quadro naturale. Un alto campanile, come se ne possono scoprire nel più piccolo paesino di tutta la regione, una piccola chiesa posta in riva al mare ed alcune barche malandate, i cui pescatori preparavano in quel momento una cena senz'altro migliore da dipingere che da gustare, furono gli elementi di cui con grande senso artistico egli si servì per comporre il suo disegno. Uscendo da Mola, si percorrono cinque miglia sempre sulla costa: la terra è incolta, secca e brulla; ma a poco a poco il paesaggio comincia a coprirsi di vegetazione. Ci imbattemmo dapprima in un grazioso boschetto di mirti in fiore che diffondevano un profumo così incantevole, che ad un tratto provammo quasi la sensazione di essere a Cnido o a Pafo. Quindi giungemmo ad un estesissimo uliveto. Non vedevamo alberi da un tempo così lungo, che una distesa di grandi ulivi ci parve una meraviglia".