Medioevo in Puglia La collocazione geografica particolare di questa regione e il relativo ma fondamentale dinamismo dei suoi contadini, artigiani e commercianti, condizionano e sostengono una serie di attività economiche non limitate alla sola sussistenza. Il prevalere della campagna trova in Puglia uno sbocco persino nei centri urbani che ancora sopravvivono. Dentro le mura urbane, infatti, si diffondono e trovano spazio frutteti, orti, campi di cereali, e le stesse abitazioni sono rese funzionali per soddisfare le operazioni di trasformazione di prodotti agricoli.
In Puglia tale fenomeno si è esteso, anche se non in modo omogeneo in tutto il territorio, grazie all’esistenza di contadini liberi, spesso piccoli e medi proprietari rurali che resistono con la loro laboriosità accanto ai grandi latifondi che dominano la produzione cerealicola e pastorale. Nelle terre risucchiate dalla vegetazione spontanea (agri deserti) o in quelle che non erano interessate dalle centuriazioni romane, come gran parte dell’Alta Murgia, si diffuse maggiormente la pastorizia. Il fiorire in questo periodo di bande dedite all’abigeato mostra come l’attività zootecnica fosse la più diffusa perché più redditizia. Le località interne dell’Alta Murgia assunsero sempre più i connotati difensivi di borghi fortificati, quando le popolazioni non poterono rifugiarsi in grotte o nelle gravine. |
Breve storia della Murgia
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RILEVAMENTO FOTOGRAMMETRICO DELL'ARCHITETTURA A.A.2002/2003
studente: Francesco Sanrocco