Svevi

clicca qui per ingrandireCon il passaggio dal governo normanno alla dinastia sveva il sistema feudale viene sottoposto ad un maggiore controllo statale. Il processo di accentramento della gestione del regno viene accelerato e perfezionato da Federico II che mira a riportare sotto l’autorità del governo centrale molti dei possedimenti che erano stati precedentemente infeudati e a limitare, attraverso una serie di provvedimenti, il potere dei baroni.
La politica federiciana, basata sul rafforzamento del centralismo statale, promuove inoltre una serie di iniziative volte a ridare forza alle aree interne e a promuovere lo sviluppo delle città. In quest’ambito va inquadrata la stessa fondazione della città demaniale di Altamura. La costituzione della città, che viene dotata di un territorio comunale sottratto alle città di Gravina, Matera, Binetto e Bitetto, rappresenta un atto importante che rientra a pieno in quel tentativo di riorganizzazione economica del regno che caratterizza l'opera di Federico II. La riedificazione di Altamura si inserisce nel quadro di una strategica politica tesa a limitare l’influenza del papato sui domini dell’impero. Altamura perciò, città fedele al sovrano, si contrapponeva a Gravina, governata dal potere temporale. La definizione dei confini della riedificata città rispondeva però anche a precisi interessi economici: l’atto di Federico II, infatti, si colloca all’interno di quei tentativi tesi a promuovere lo sfruttamento di aree fertili e potenzialmente produttive che erano state abbandonate.


Breve storia della Murgia



RILEVAMENTO FOTOGRAMMETRICO DELL'ARCHITETTURA A.A.2002/2003
studente: Francesco Sanrocco