Invito a cena nelle viuzze del centro storico di Ceglie Messapica, per chi è alla ricerca di suggestioni, musica, folclore ed ama la buona cucina ed il vino di Puglia.

Come tradizione vuole da ben otto anni, l'appuntamento è atteso da un numero sempre crescente di appassionati delle cose buone, dei sapori di una volta che i bravi cuochi cegliesi continuano a proporre con il gusto non dei professionisti della cucina, ma con la passione di chi ai fornelli ci va per amore di regalare sapori un po’ scomparsi. Obiettivo di questa manifestazione è quello di rilanciare la gastronomia tipica di qualità, e di conseguenza il turismo, pur presentando qualche piccola novità.

Quest’anno, il borgo antico, è stato illuminato da fiaccole e suddiviso in quattro aree ristoro che avevano come punto di riferimento l’antico Chiostro della Casa Comunale, l'atrio del Castello, faceva un bell'effetto vederlo riaperto dopo anni, largo Gelso e la Piazza Vecchia. Qui erano allestiti gli stand, dove al prezzo di pochi euro era possibile assaggiare diverse pietanze: melanzane ripiene alla cegliese e bruschette di mentuccia e zucchine; grano saraceno con pomodoro e pecorino, bocconcini di carne allo spiedo cotti alla brace, e caciocavallo stagionato con miele artigianale. Ed ancora: focacce rustiche, orecchiette alla crudaiola con pomodorino e cacioricotta di masseria, insalata di carne, mozzarelle e formaggi freschi.
Il tutto, naturalmente, accompagnato da un buon vino rosato locale.

Non poteva ovviamente mancare la musica simbolo della tradizione contadina. Tra le tante novità, una piccola guida italiano/inglese intitolata «Ceglie Messapica, un viaggio alla ricerca dei gusti della terra», distribuita gratuitamente a tutti i turisti con l'obiettivo di presentare «Ceglie è...» le sue attività, ma anche le persone che ci lavorano.

Parte dell'incasso della serata è stato devoluto ai lavori di Restauro e Consolidamento Statico dell’Abbazia di Sant'Anna, alla periferia nord–est dell’abitato.