PALAZZO SANTORO-INTERVENTI

HOME
STORIA
IMMAGINI
RILIEVO
INTERVENTI
MODEL 3D

POLITECNICO DI BARI

ICAR

 

Studente:

Lamagna

Tommaso Francesco

 

INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO

Per il consolidamento della struttura bisogna intervenire con la rigenerazione del nucleo murario, per quelle parti soggette a parzializzazione, mediante iniezioni di malte cementizie e il ripristino delle parti degradate mediante l’intervento di scuci-cuci.

 

La rigenerazione del nucleo murario viene effettuata tramite: realizzazione di fori in corrispondenza dei giunti di malta, introduzione di tronchetti di tubo metallico per una profondità pari a 2/3 dello spessore del muro, stuccatura delle fessure e dei giunti con malta di cemento-sabbia (in rapporto 1:2.5), esecuzione di iniezioni con abbondante acqua alla pressione di 1 atm in modo da creare la strada alla miscela, introduzione della malta cementizia alla pressione variabile da 1 a 3 atm.

 

 

Il ripristino del paramento, invece, viene eseguito per cantieri nel seguente ordine: puntellatura e demolizione in breccia o taglio della muratura preesistente, pulizia della breccia, ricostruzione della muratura, a filari regolari e orizzontali, tramite conci (di riutilizzo e ove occorre nuovi) opportunamente sfalsati e malta di calce idraulica, inserimento a forza di cunei in legno in corrispondenza dell’ultimo filare, completamento dell’ultimo filare in seguito all’avvenuto assestamento ed eliminazione ,ove richiesto, dei cunei, ultimazione del lavoro con pulizia dei conci e sistemazione dei giunti. Successivamente abbiamo predisposto la stilatura, mediante la rimozione della malta degradata, consolidamento della parte corticale con prodotti adeguati, stilatura con nuova malta composta da grassello di calce, sabbia e additivi polimerici (compatibile con le caratteristiche della malta preesistente).

Per consolidare le volte abbiamo previsto, in maniera generale, l’alleggerimento dei rinfianchi, effettuato nel seguente modo: puntellatura della volta , che va sostenuta con una centinatura di tavole; rimozione del pavimento, del sottofondo e del materiale di riempimento; raschiatura e spazzolatura dei giunti della volta all’estradosso, e lavaggio con acqua, esecuzione di una sottile cappa con boiacca di cemento al fine di suturare tutti i giunti sconnessi tra gli elementi lapidei; spazzolatura dei giunti della volta all’intradosso, lavaggio con acqua, stilatura e rinzeppatura dei giunti, realizzazione dei rinfianchi laterali in argilla espansa, localizzazione delle canaline per alloggiamento impianti, realizzazione di massetto di 5 cm, posa in opera del nuovo pavimento e/o riutilizzo di quelli originari opportunamente recuperati.

 

 

Per consolidare la scala dell’atrio invece si procede con l’alleggerimento della volta dal materiale di riempimento; realizzazione del nuovo riempimento con argilla espansa legata con calce; posa in opera di un massetto armato e di ripartizione collegato mediante perforazioni armate Ø 20 alla muratura e del pavimento

 

 

Interventi di consolidamento più specifici sono stati previsti per il balcone del prospetto nord, per tutti gli architravi e davanzali interessati da fessurazioni, per il portale e per la copertura.

Per il balcone si procede con la puntellatura del balcone; il consolidamento dei gattelli mediante applicazione di resine acriliche; la posa in opera di un massetto armato e di ripartizione collegato mediante perforazioni armate Ø 20 alla muratura, creazione della pendenza, strato di impermeabilizzazione e pavimento.

 

 

 

 

Gli architravi e i davanzali si consolidano mediante l’applicazione di resine acriliche.

 

 

 

 

 

 

l consolidamento del portale è stato attuato con trattamento di resine acriliche.

 

 

 

 

 

La presenza di catene, posizionati lungo il perimetro dell’edificio dopo il terremoto del 1980, ha indotto una verifica sulla loro efficacia e disposizione che rivela il loro non corretto funzionamento. E' indispensabile la loro sostituzione, procedendo così: puntellatura dell’edificio, rimozione dei vecchi e inserimento dei nuovi nelle stesse murature, ma posizionati al centro della sezione dello stesso, previo consolidamento del nucleo murario, mediante iniezioni di malta cementizia.

Riguardo alle coperture abbiamo distinto quelle dotate di struttura lignea, i gaifi, da quelle poggianti direttamente sull’estradosso delle volte.

Per il consolidamento del gaifo abbiamo previsto lo smontaggio; il recupero a mezzo di pulitura manuale dei coppi ed eventuale sostituzione di elementi non recuperabili; il recupero delle travi lignee previo trattamento a base di resine epossidiche e di protezione; la realizzazione dell'incastro tra travi e muri d'appoggio mediante scarpe metalliche opportunamente aerate e posizionamento tra i muri portanti del tetto, in corrispondenza degli appoggi, a livello del pavimento, di tiranti; il rimontaggio del manto in coppi.

 

 

Per il consolidamento del tetto, invece, si seguono le seguenti modalità: lo smontaggio, il recupero a mezzo di pulitura manuale dei coppi ed eventuale sostituzione di elementi non recuperabili; la pulitura dell'estradosso della volta e la posa in opera di barriera a vapore, di uno strato termoisolante, di guaine impermeabilizzanti e di uno strato di argilla espansa legata con calce in modo che segua la linea dell'estradosso della volta così da realizzare una leggera curvatura; il rimontaggio del manto in coppi avendo cura di garantire la circolazione dell'aria sopra lo strato di argilla espansa, il risanamento dei canali di gronda e dei pluviali che viene effettuata mediante la posa in opera di guaina impermeabile sotto la canaletta realizzata nello spessore del muro, di coppi sopra uno strato di argilla espansa legata con calce seguendo una pendenza del 2 %, la realizzazione di un gocciolatoio e di uno strato di intonaco di coccio pesto per impedire l'infiltrazione dell'acqua piovana.

Per il consolidamento delle fondazioni, invece, abbiamo previsto la rimozione del pavimento e scavo in prossimità delle fondazioni fino al raggiungimento del piano di posa del vespaio; realizzazione di micropali attraverso perforazioni Ø 40 e inserimento di cavi Ø 20 nella muratura di fondazione fin nel banco di calcarenite, per una profondità di 10 m e inclinazione fino a 15°; realizzazione sulla parte di muratura in addosso al banco di calcarenite, di perforazioni armate Ø 60 e inserimento di cavi Ø 30 con inclinazione fino a 45°.

Unitamente a questa operazione, con l’intento di risolvere il fenomeno dell’umidità, bisogna realizzare una intercapedine e un vespaio.

La realizzazione dell’intercapedine prevede: l’effettuazione mediante mezzi meccanici dello scavo largo 1,50 m e profondo 1,5m; la realizzazione intercapedine in c.a. ventilata con grigliato a livello del marciapiede con spessore delle murature di 20 cm di larghezza di 0,8 m con pavimentazione impermeabilizzata; la realizzazione del drenaggio sul paramento esterno, opportunamente impermeabilizzato e del sistema di raccolta e allontanamento delle acque; la realizzazione dei pozzetti di scolo da raccordarsi alla rete fognaria cittadina.

Il vespaio è realizzato, previa rimozione del pavimento preesistente, in tavellonato su muretti di mattoni pieni ad una testa, dell'altezza media di cm. 50, posti ad interasse di cm. 90 , con impermeabilizzazione tagliamuro al di sotto delle aperture trasversali di ventilazione, ottenute eliminando un mattone di corto nell'apparecchiatura muraria e poggianti in basso su una piccola fondazione delle dimensioni di cm. 25 x 15 in calcestruzzo dosato con q.li 1,50 di cemento tipo "325", e del sovrastante massetto, e le realizzazioni di bocchette di aereazione ed una soletta di cm. 4 di conglomerato cementizio a q.li 3 di cemento 325 armato con rete elettrosaldata Ø 5, maglia 10x10 cm, posa di uno strato di materiale coibente e uno di barriera al vapore, massetto per alloggiamento impianti, sottofondo e pavimentazione; posa in opera pavimento.

1 -2- 3