Il Borgo
Il nucleo dell'attuale centro abitato di Cellamare è rappresentato dal
borgo antico, attorno al quale si sono sviluppate le nuove zone.
L'antica Cellamare è classificata tra le "Terre aperte" nella zona di Bari insieme a Carbonara, Loseto, Bitritto e Ceglie.
Testimonianze in questo senso vengono da un'affermazione del D'Aloja, che in un discorso su Valenzano dice:
"Dal braccio di levante: Capurso, Terra cinta di mura,
in distanza di sei miglia;
Cellamare Terra aperta,
in distanza di sette miglia;
Triggiano Terra quasi murata,
in distanza di quattro miglia... "
Se Cellamare veniva definita
Terra aperta, doveva trovarsi in un luogo sicuro dalle incursioni dei nemici, a differenza di altri centri abitati che invece avevano bisogno di una cinta, totale o parzile, di mura.
Tra le vie più antiche via Aja, via Caracciolo, via San Sabino, Via Dietro Castello, Via Forno, in cui è ubicato uno dei più antichi forni della zona, recentemente restaurato e nuovamente in attività.
Tra le piazze più importanti ricordiamo Piazza Plebiscito, il cui nome risale al 1861, a testimonianza dell'esito della consultazione popolare a favore dell'adesione al Regno di Piemonte e Piazza Don Bosco.
La conformazione del borgo appare come la sommatoria di numerosi interventi volti a soddisfare i bisogni immediati dei singoli, che realizzavano le loro abitazioni non tenendo conto di alcun piano regolatore che rendesse più razionale l'edificazione.
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