GLI OBBIETTIVI PROGETTUALI


      Il lavoro progettuale tendeva in generale al miglioramento della qualità della vita, intesa coma accessibilità a beni e servizi essenziali, e dell'accessibilità a tutto il territorio regionale, con maggiore attenzione alle aree metropolitane ed urbane tenendo anche conto del continuo variare ed ampliarsi delle fasce di utenza che oggi utilizza il trasporto stradale individuale e collettivo.

      Gli obbiettivi, quindi, erano quelli di soddisfare le esigenze:

      Il progetto prevedeva principalmente il mantenimento della stazione "passante", ed inoltre, per quello che riguarda la Stazione Centrale di Bari, l'eliminazione di tutti i passaggi a livello esistenti nell'area urbana, e la specializzazione della stazione centrale al servizio dei soli viaggiatori, trasferendo in altra area, fuori della città, tutti gli altri impianti.

      In questo modo si auspicava di ridurre le superfici attualmente occupate degli impianti ferroviari tra Via B. Bari e via Emanuele Mola, al fine di ampliare le vie Estramurale Capruzzi, Corso Italia, e Martiri di Via Fani, con il conseguente ampliamento della piazza Aldo Moro.

      Si pose l'attenzione sui disagi più evidenti che il fascio di binari provocava alla città. Quello che apparve più lampante fu il problema del traffico, causato, oltre che dalla strozzatura del centro urbano da parte della "cintura di ferro", soprattutto dal collegamento insufficiente tra la parte cittadina sul mare e quella a monte. Infatti si notò che su di una estesa di 3,5 km. sussistevano i seguenti collegamenti:

      Tale situazione, che ha portato praticamente, alla formazione di due città separate, aggravata dall'interferenza prodotta dalla linea Bari-Taranto e dalla linea F.S.E. .

      Ne conseguiva che, da un lato tale groviglio di binari avevano reso quasi impossibile la circolazione urbana del centro abitato, dall'altro, il fatto che convergessero, nella città tutte le principali linee regionali, potevano prestarsi ottimamente a diventare struttura portante del sistema dei trasporti interurbani e suburbani per far in modo da preferire al mezzo privato e pubblico su gomma, quello più veloce e sicuro su rotaie. Avendo fatto tali considerazioni la soluzione progettuale prevedeva che la stazione centrale doveva essere specializzata per il servizio viaggiatori, il trasferimento dei servizi merci nei nuovi stabilimenti di "Lamasinata" e di "Ferruccio".

      Per quanto riguardava le linee affluenti nella stazione si pensò di potenziarle in modo tale da differenziare il più possibile le circolazioni.

      Le maggiori modifiche, ipotizzate, dell'impianto dei binari furono:

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