LA PROPOSTA DURANTE
L'ing. Durante nel 1988 propose una soluzione che consentiva l'eliminazione della cintura di ferro ed il recupero delle aree occupate dal fascio di binari e dalla stazione con l'aggancio al passante ferroviario secondo le indicazioni del piano regolatore e del progetto delle Ferrovie dello Stato, di una nuova stazione viaggiatori, collocata sul Lungomare V. Veneto.
Il progetto prevedeva la connessione della nuova stazione mediante l'ampliamento del fascio dei binari che collegava Parco Nord alla Stazione Marittima. Le aree da occupare sarebbero state di colmata come era stato previsto dal piano regolatore generale. L'idea prospettata presentava evidenti potenzialità urbanistiche ed economiche derivanti dalla disponibilità delle aree centrali dismesse dai binari.
Nell'ipotesi Durante si sarebbe venuto a creare una grande struttura urbana che si sarebbe connessa, saldando e rivitalizzando, il complesso della Fiera del Levante, la nuova stazione ferroviaria, il nuovo autoporto integrato, il porto e la città vecchia: un nuovo "WATERFRONT" per Bari. Questa ipotesi aveva validità di ampio respiro territoriale realizzando quell'integrazione fra i diversi mezzi di trasporto, che rappresenta uno dei grandi obbiettivi strategici del “Piano Generale dei Trasporti”. La grande struttura urbana che si sarebbe venuta a creare, avrebbe costituito un polo unico, almeno nel panorama urbano meridionale, riaffermando il ruolo della città di Bari e in definitiva promovendone la crescita civile.