|
Da un
vestibolo rettangolare si accede all'ambiente a pianta basilicale,
caratterizzato da un impianto longitudinale a tre navate, divise da
pilastri in pietra tufacea, sorreggenti quattro arcate a tutto sesto. La
navata centrale è coperta da una volta a botte unghiata. Le volte delle
ultime due campate, sull'altare e nell'abside, sono a crociera. Le piccole
navate (quella di sinistra è di dimensioni minori rispetto a quella di
destra) sono voltate a botte. Le volte, ricoperte da stucchi
settecenteschi, sono caratterizzate da un cromatismo celeste e da
decorazioni con cartigli ed elementi floreali, realizzati in stucco bianco
ed ocra. Vi sono finestroni mistilinei su entrambi i lati. L'arco di
trionfo, leggermente falcato, presenta un cartiglio portato in alto da
angeli ed è affiancato dai simboli del giglio (purezza) e del libro
(regola francescana o sacre scritture), attributi iconografici dei
francescani .Le pareti dell'abside e del coro sono ugualmente decorate da
stucchi. Sulla parete di fondo, tra due angeli reggifiaccole, è una
nicchia contenente la statua lignea della Immacolata Concezione. La navata
destra ha tre cappelle laterali e termina, nella parete di fondo, con
l'altare del Crocifisso. La navata sinistra presenta quattro altari e la
parete di fondo introduce nell'attuale sacrestia. Sulla controfacciata ,
sopra il vestibolo , è situato l'interessantissimo organo a canne del
XVIII sec. Cli studiosi Orazio Maglio e Margherita Sciddurlo affermano che
lo strumento è un prezioso Fetrus de Simone, come è testimoniato dalla
firma apposta sulla cassa ossia appartenente alla specie più pregiata
degli organi pugliesi (Maglio e Sciddurlo, ibidern). |