I lavori di ampliamento del castrum consistettero sostanzialmente nella sopraelevazione
dei corpi bassi tra le torri, che vennero riquadrate nelle facciate perdendo così
l’imponenza originaria, e nella costruzione di un avancorpo addossato alla facciata interna nord.
Questo costituiva un loggiato per il piano superiore, su cui si aprivano quattro porte che davano
nei saloni residenziali; quello a est, che non possedeva uno spazio di pertinenza all’aperto
come quelli a nord, era illuminato da tre finestre.
In prossimità di ogni torre era localizzata una garitta dotata di due feritoie - una a
tiro radente alla cortina muraria della torre e una orientata verso la campagna - alle quali si
accedeva dai saloni a primo piano. Il fatto che il relativo piano di calpestio sia ad una quota
inferiore a quella dei saloni fa pensare che esse esistessero già nell’impianto
precedente.
Gli accessi al casale rimasero probabilmente gli stessi e l’organizzazione
funzionale prevedeva al piano terra i locali di servizio e al primo piano quelli residenziali.
|