Il sistema difensivo del Casale si avvaleva di una cinta muraria che si sviluppava intorno al borgo, definendo un rettangolo - con lo sviluppo maggiore nella direzione est-ovest - ai cui vertici erano localizzati gli edifici a carattere militare.
A nord-ovest il Castello, che oltre a essere opera di difesa aveva anche la funzione di controllo sul Casale: qui, infatti, erano accentrati i militi e abitava il Custode delegato dagli Arcivescovi baresi a far valere il loro diritto di proprietà sul Casale, ragion per cui le cortine interne dell’edificio erano dotate di sistemi di feritoie orientate verso l’interno del borgo, costituendo quindi un doppio sistema difensivo.
Gli altri vertici del rettangolo erano occupati dai fortini, simili tra loro nell’organizzazione strutturale e funzionale in quanto costruiti contemporaneamente ed aventi le cortine esterne scarpate a tutta altezza: probabilmente in questa fase anche il resto della cinta muraria fu dotata di scarpe, ancor oggi visibili in alcuni punti della cortina nord.
I due accessi pedonali, dal lato delle residenze, erano protetti dal fortino nord-ovest, mentre quelli carrabili erano localizzati in prossimità del castello e introducevano nelle corti, dove si svolgevano le attività connesse al raduno e alla lavorazione dei prodotti delle campagne.
Il primo era nella cortina nord, a ridosso della torre ovest del castello; il secondo, contrapposto al precedente, nella cortina sud, di fronte a quella che sarebbe divenuta la sede del corpo di guardia del Barone.
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