OSSERVAZIONI

  L'inesperienza nell'utilizzo degli strumenti per i rilevamenti topografici ha fatto si che in questo rilievo stereofotogrammetrico, già reso difficile dall'utilizzo di un fototeodolite discutibile per le modalità di assemblaggio della strumentazione utilizzata, intervenisse un errore di tipo grossolano in fase di esecuzione delle riprese.
Le due stazioni in A e B non fanno riferimento ad un punto fisso (il prisma bloccato in un unica posizione di riferimento per entrambe le due stazioni). Il prisma è stato, come descritto, bloccato in A per la stazione in B del teodolite, ed in B per la stazione in A. Questa inesattezza di metodo induce certamente un errore nel parallelismo degli assi ottici della camera con il conseguente venir meno dello schema teorico della stereofotogrammetria nel caso normale e falsamento delle coordinate terreno.
Nella visione con stereoscopio è particolarmente evidente l'eccessiva lunghezza della base di ripresa (che dovrebbe essere compresa tra 1/5 ed 1/25 della distanza dell'oggetto dalla stazione). Infatti nella ripresa 1 la balaustra in primo piano è sdoppiata quando la distanza dei due fotogrammi è regolata per visualizzare l'altare o l'abside.