CENNI STORICI

La chiesa fu costruita da Mons. Vincenzo Giustiniani , sullo stesso disegno della cattedrale (a tre navate), a circa 700 mt. dalle mura della citta', su un territorio appartenente alla Mensa Vescovile, incorporando in essa l'esistente piccola cappella dedicata a Santa Maria delle Grazie . Successivamente, dopo il crollo, durante la costruzione, delle colonne e della volta, fu rifatta alla maniera attuale (ad unica navata) e terminata nel 1602. A ridosso della chiesa, il vescovo fece costruire dei locali con annesso giardino da servire come residenza estiva a vescovi e seminaristi. Con ampia genealita' fece scolpire sulla grande facciata, inglobante il rosone, un'aquila ad ali spiegate "di pietra a punta di diamante".
Rimasta quasi abbandonata e incompleta per quasi 50 anni, nel 1652, il vescovo Domenico Cennini la abbelli' e amplio' la casa " di villegiatura per il vescovo e per i seminaristi adiacente la chiesa ", abbassando la volta del presbiterio e chiudendo cosi' 4 cappelle laterali.
La chiesa, costruita " extra moenia ", fu piu' volte profanata, lungo i secoli. Mons. fra Giovanni Maria Sanna, vescovo di Gravina, nell'agosto del 1951 la riapri' al culto e il 2 Marzo 1952 eresse a parrocchia la chiesa e ne stabili' i suoi confini . Affidata la cura pastorale della parrocchia all'ordine dei Minori Conventuali , per qualche anno , il nuovo vescovo di Gravina , Mons. Aldo Forzoni, nel 1955 destinava, come parroco, l'attuale sacerdote Don Angelo Casino.
A seguito del terremoto del 1980, a cura della soprintentenza ai BB.AA.AA.AA.SS per la Puglia, sono stati eseguiti importanti lavori di restauro dell'intero manufatto: è stata,così, colta l'occasione di riportare il monumento, al suo interno e quindi nella distribuzione degli ambienti, al suo progetto originario (1602), in tutto il suo antico e maestoso splendore.