Intervento di miglioramento sismico

 

Nota:

Il contenuto della presente pagina è un estratto dell' esercitazione svolta durante il Corso di Recupero e Conservazione degli edifici A.A. 2007-2008. Gruppo di lavoro: Catanzaro Licia, Nicolosi Francesca, Piconese Federica

 

Uno dei problemi degli orizzontamenti lignei in zona sismica è quello della loro oscillazione nella direzione orizzontale; il problema consiste nel fatto che il periodo di oscillazione dell'orizzontamento è generalmente diverso da quello della muratura su cui poggia, con il conseguente rischio di martellalmento e, in virtù della deformazione delle membrature verticali, sfilamento della trave dalla sezione di appoggio. L'intervento proposto mira dunque a migliorare il comportamento globale della struttura se soggetta a sollecitazioni dinamiche. Pertanto, smontato l'attuale sistema di copertuta comprensivo di struttura portante, si è deciso di condurre l'intervento con le seguenti modalità: per garantire il comportamento scatolare della struttura si è deciso di porre in opera un cordolo in c.a. perimetrale di dimensioni 50 x 35 cm armato con 6 φ20 che verranno piegati in prossimità degli spigoli, in maniera tale da rientrale nel getto successivo, per una lunghezza pari ad almeno 40 volte il diametro degli stessi. L'armatura del cordolo verrà inoltre completata con la posa in opera di staffe φ8 aventi passo di 24 cm. In ogni caso le barre saranno in acciaio inossidabile e ad aderenza migliorata. Per l'inserimento del cordolo all'interno dello spessore murario si dovrà procedere con taglio a forza nella muratura per mezzo di scalpello. Il cordolo sarà connesso alla muratura sottostante attraverso delle perforazioni armate: verranno poste in opera barre in acciaio (φ18), aventi interasse 1 m, penetranti per 1 m ed interessanti i 2/3 dello spessore murario. Per il loro inserimento andrà praticato un foro di 4 cm con macchina perforatrice lavorante alla sola rotazione; andranno dunque inserite le barre e iniettato il foro con cemento liquido. Disposte le armature sopra citate si procede con il getto di cls. La connessione del cordolo alla muratura sottostante è dunque garantita così come sarà garantita la connessione degli elementi lignei soprastanti la muratura attraverso il cordolo. Terminato il processo di indurimento al di sopra del cordolo verrà applicato un dormiente in neoprene

 

stralcio piante e sezioni 1:200

dello spessore di 0.5 cm. Andranno dunque eseguiti quattro fori con macchina perforatrice lavorante alla sola rotazione. La perforazione, di diametro pari a 3 cm, interesserà il cordolo per i 2/3 della sua altezza. All'interno di ciascun foro andrà dunque inserita una barra in acciaio φ12, filettata all'estremità superiore e bullonata cui seguirà un' iniezione a base di resina epossidica. A completare l'intervento seguirà la messa in opera di una piastra di ancoraggio in acciaio, dello spessore di 0.5 cm e lati 47 x 40 cm, provvista di quattro fori alla base che consentiranno l'infilaggio delle suddette barre e la loro bullonatura. La piastra sarà inoltre dotata di due ulteriori profilati sagomati a U, disposti in verticale e saldati alla base, aventi spessore di 0.5 cm e lati 20 x 15 cm, provvisti a loro volta di due fori in corrispondenza dell'estremità superiore. Alloggiata dunque la catena nello spazio individuato dai due profilati ad U, in ciascuno dei due fori suddetti andrà inserira una barra φ12 filettata alle due estremità che verrà bullonata per garantire la connessione del tutto.

 

dettaglio costruttivo 1:20

 

indietro
 
avanti