LA SOPPRESSIONE DEL CONVENTO NEL 1861 E L'ISTITUZIONE DELL'EDUCANDATO

In seguito all’unificazione nazionale del 1861 lo stato italiano non riconobbe più gli Ordini, le Congregazioni e le Corporazioni religiose regolari. Tutte le case e gli stabilimenti appartenenti agli Ordini religiosi furono soppressi e devoluti al Demanio dello Stato.
La soppressione del convento dei Cappuccini non attese la legge eversiva, ma esso fu occupato da una milizia già un mese prima. Terminata l’occupazione militare, il Comune di Modugno fece richiesta al Fondo per il Culto di ottenere la concessione gratuita del fabbricato del convento e quella dell’annesso giardino per destinarlo ad asilo infantile. Nel gennaio del 1868 il Culto cedette al Comune il fabbricato del convento. L’asilo fu sistemato nei locali del braccio di levante dell’ex convento.
Nel 1882 l’amministrazione dell’Opera Pia Carmine richiede ed ottiene la cessione dei locali a piano terra dell’ex convento ed attiguo giardinetto per l’impianto di un Ricovero di Mendicità. Nel 1941 per l’insufficienza delle rendite cessò ogni attività. Attualmente i locali sono tenuti in fitto dalla Parrocchia Immacolata e da un privato su concessione dell’Opera Pia Carmine .
Nel 1877 la Confraternita del Purgatorio, decise di investire tutte le rendite disponibili per l’installazione di un Ospizio di giovinette, fu così costituita l’Opera Pia del Purgatorio. Quest’ultima chiese al Comune la cessione d’alcuni locali dell’ex convento ed il 6 maggio 1880 il Consiglio comunale concesse alcuni locali del piano superiore. Da questi locali furono ricavati con lavori d’adattamento un dormitorio, una piccola infermeria, una stanza per guardaroba ed un’altra per usi vari. Ben presto si rivelarono comunque insufficienti allo scopo, per questo l’Opera Pia Purgatorio nell’aprile 1881 chiese al Comune i locali che si trovano nel braccio di mezzogiorno in continuazione di quello che fu concesso a settentrione. La richiesta non ebbe esito positivo e nel luglio 1881 l’Opera Pia Purgatorio cambiò la sua richiesta chiedendo il braccio a ponente dell’ex convento e l’annesso giardino per ampliare maggiormente l’orfanotrofio. Il Consiglio comunale accolse la richiesta, il suolo concesso gratuitamente fu utilizzato parte per la costruzione dell’orfanotrofio che fu innestato sull’ala a ponente dell’ex convento e parte per orto.
L’educandato fu inaugurato il 23 agosto 1900 ed affidato alla direzione delle suore Stimmatine. Con la svalutazione delle rendite seguita alla seconda guerra mondiale, l’Opera Pia Purgatorio si trovò in difficoltà nel continuare ad assistere le orfanelle. Per evitare la chiusura dell’Opera, gli amministratori affidarono dal 1956 l’educandato in diretta gestione alle suore.
Per dar vita all’Istituto con assistenza sicura e stabile le suore stipularono nello stesso anno una convenzione con l’Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani (ENAOLI) e così, modificando la destinazione statutaria dell’Opera Pia (che prevedeva l’assistenza alle orfanelle), furono accolti i fanciulli orfani di lavoratori assistiti da quell’Ente. Sul lato nord al primo piano dell’orfanotrofio furono realizzati un dormitorio bambini e dei locali igienici. Il 19 gennaio 1975, visto l’invecchiamento dell’Istituto, la scarsità delle vocazioni religiose e le ristrettezze economiche, le suore Stimmatine decisero di abbandonare la struttura. L’edificio fu destinato a finalità scolastiche. Dopo essersi avvicendate diverse scuole, medie e superiori, la struttura fu occupata abusivamente da alcune famiglie sfrattate.
Attualmente l’intero edificio, comprendente parte dell’antico convento e la nuova struttura per l’orfanotrofio, è disabitato ed in uno stato di completo abbandono.

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