LA FONDAZIONE DEL CONVENTO DEI CAPPUCCINI DI MODUGNO
Nel XVI secolo Modugno si configurava come una tipica città medievale, racchiusa dalle sue mura perimetrali, con cinque porte che l’aprivano al resto del mondo.
Erano esistenti in Modugno due monasteri maschili: il convento dei Domenicani e verso la fine del secolo si procedette alla costruzione del convento degli Agostiniani.
Nel 1528, dopo alterne vicende, Papa Clemente VII con la Bolla “Religionis Zelus” dava esistenza giuridica ad una nuova fraternità sotto il nome “Ordine Cappuccino”. I Cappuccini erano un particolare ordine francescano, più correttamente noto come Padri Zoccolanti.
Negli anni successivi continuò, la diffusione dell’Ordine dei Cappuccini non solo in Italia ma anche in Europa ed in tutte le nazioni del mondo.
I conventi Cappuccini nella Provincia di Bari (1600)
La fondazione del convento dei Cappuccini di Modugno è sicuramente avvenuta alla fine del XVI secolo: le fonti concordano su questo, ma si diversificano nel riportare la data esatta.
Nelle “Relazioni dello Stato di tutti i conventi Cappuccini d’Italia” di Filippo Bernardi da Firenze, troviamo alla voce Modugno la descrizione del Convento e la data di fondazione: 1584.
Il testo dice: “Questo Convento di Modugno sta situato fuori della medesima terra in strada pubblica lontana forse un terzo di miglio dell’abitato.
Col consenso di Monsignor Antonio Puteo Nizzardo Arcivescovo di Bari Ordinario Diocesano, fu principiata la fabbrica l’anno 1584 a spese di una divota donna di cui non è noto il nome, e proseguita secondo il modello della povertà cappuccina sino all’intero compimento che seguì nel 1590 a spese della Comunità.”
Sull’architrave della finestra rispondente alla navata della Chiesa v’è scolpita la seguente frase: “In anno 1589 – P. Totum 91” con la sigla JHS in un sole raggiante, stemma di San Bernardino da Siena. Questo particolare da tutti disatteso e ignorato, è secondo la nostra ricerca la data esatta della fondazione e costruzione del convento.
Il convento dei Cappuccini divenne ben presto punto di riferimento per la devozione mariana e centro di spiritualità per l’intero paese.
Fu scelto di costruire il convento in un luogo posto fuori le mura di Modugno lungo la strada pubblica che collegava Modugno a Carbonara, in una località chiamata “la fontana”, esso secondo le Costituzioni francescane doveva risultare distante dal paese per un miglio. Le costituzioni stabilivano che i conventi dovevano essere eretti in forma quadrata: con un lato costituito dalla chiesa e con gli altri tre lati dal convento vero e proprio, da servire come abitazione dei frati, con al piano terra i diversi locali di servizio (cucina, refettorio, ecc…) ed al piano superiore le celle.
La Costituzione d’Albacina esigeva che “le celle appareno, et siano picciole et povere in modo che abbiano piè tosto similitudine di sepolcri che di celle et dette siano humili et basse”. La Costituzione del 1575, inoltre, imponeva che “le celle in longhezza non passino nove palmi, in altezza dieci, le porte alte sette palmi, larghe due, et mezzo, larghe uno, et mezzo, landito del dormitorio se palmi, et l’altezza del piano del Refettorio insino al tavolato, ò mattonato non passi tredici palmi ......”.I conventi Cappuccini dovevano essere costruiti con il tipo di materiale usato nella costruzione delle case dei poveri. La Costituzione d’Albacina era esplicita a riguardo “li luochi che si hanno a fabbricare si fabbrichino piè humilmente che sia possibile de vimini, et luto overo pietre, e terra”.
La costruzione originale del convento di Modugno aveva la forma perfetta di un quadrato.
Il convento ospitava circa una decina di frati, infatti, la Costituzione d’Albacina aveva stabilito che ogni comunitè doveva essere composta di sette od otto frati.
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