Tracce di storia



Poche tracce delle antiche strutture architettoniche e scultoree si possono ancora oggi leggere all'esterno e all'interno della chiesa. Infatti nella ricostruzione barocca della chiesa, una parte del vecchio materiale costruito fu reimpiegato: all'esterno sul lato Est vi è una porta murata a sesto rialzato, con decorazione scultorea di atà gotica sulla chiave dell'arco. Sul lato Sud, sui muri esterni della sagrestia, sull'estradosso in pietra di una finestra, si nota un'iscrizione siglata e datata, finora indecifrata. Sullo stesso lato si trova un finestrino con estradosso e intradosso adorno di un bassorilievo a motivi vegetali. Nella parete di fondo della sagrestia si trovava un piccolo lavabo in pietra, ora sostituito da un comune lavandino di ceramica. Però, si possono ancora ammirare, due colonnine aventi due testine umane scolpite alla base, che sostenevano l'originale lavabo. Il lavabo era inserito in una piccola nicchia scavata nella parete, il cui arco, ancora visibile, ha una foglia di acanto scolpita in chiave.
Delle tombe antiche, smantellate nella ricostruzione settecentesca della chiesa, non resta più nulla se non la Lastra Tombale, di pietra scolpita, del sepolcro della madre di Luca D'Andrano. Tale lastra chiamata "L'Arca di Messer Luca D'Andrano", è stata recentemente riposizionata, dopo diverse vicissitudini, nel secondo altare a sinistra rispetto all'ingresso della chiesa.
Ultima traccia dell'antica Chiesa è rappresentata dalla Cripta scoperta in seguito a lavori di accertamento delle fondamenta, dopo il terremoto del 1980, eseguiti sotto la direzione dell'ing. Nicola Mastrovito.