Il Convento XVII sec (1799 - 1974)

Durante la peste che colpì Modugno, come tutti gli altri paesi della provincia verso la metà del XVII secolo, il Convento dei Cappuccini fu scelto per la sua lontananza dall'abitato, per diventare lazzaretto. I frati furono alloggiati provvisoriamente presso il Convento dei Padri Domenicani di S. Pietro, non molto distante.

Come ricorda la storia l'episodio più saliente della storia di Modugno è l'assalto del 1799 da parte delle ciurme Sanfediste.Queste datesi ai saccheggi attaccarono anche il Convento dei Cappuccini. Così è descritto l'attacco al Convento:
" ... e da sapersi che prima di darsi all' assalto appena la masnada fu arrivata prossimo il detto Convento de' Cappuccini, battendo a terra il muro del giardino grande, entrarono pella parte, uomini e donne scalze e mezze ignude nella Clausura, devastando e mangiandosi tutto quel che vi era di commestibile piantato in detti giardini, ne contenti di ciò dimandavano di mangiare e bevere a detti poveri Frati con minacce di ammazzarli, per cui intimoriti diedero loro quel che avevano finanche il mangiare che in quella mattina era per essi in cucina preparato oggi; per quel giorno stietero digiuni.
Indi girarono per su e giù tutto il convento, per vedere se avevano armi ma ritrovarono alcune divote donne, ch'erano in chiesa per confessarsi, le quali le aveva poste nella sacrestia, che da detti birboni ritrovate, le volevano per puro odio ucciderle, locchè i Cappuccini prestarono in ginocchioni al loro principale Ciccio Soria di Goja, preghiere compassionevoli ...".

Il convento diventò nei giorni seguenti una specie di quartier generale di Ciccio Soria, capo dei briganti. Passata la bufera sanfedista, il convento non ebbe più una vita tanto tranquilla. Nel 1806 insieme con gli altri Conventi, fu soppresso (5).

Un discorso a parte va fatto per la biblioteca dei Frati, che sembra essere stata abbastanza fornita. Fu fatto un inventario di tutto ciò che contenevano le biblioteche dei soppressi Agostiniani, Domenicani e Cappuccini. Ma per i Cappuccini in particolare non si trova traccia di questi documenti. . .

La soppressione del convento dei Cappuccini non fu accettata facilmente dai cittadini. Infatti il Sindaco con una lettera del 2 gennaio 1807 (6), supplica l'Intendente della Provincia di Bari affinché non siano allontanati i Cappuccini dalla città, "... in quanto i cittadini trovano comodo poter ricevere l'Eucaristia e la Confessione presso questi Padri Cappuccini ...".

Nel giugno del 1866 il convento fu occupato da alcuni reparti di truppe mobilitate per la Guerra italo-prussiana (7) e i frati furono ospitati nel Convento della Madonna della Grotta. Nel luglio successivo i Cappuccini abbandonarono definitivamente Modugno. Il Fondo di Culto cedette al Municipio di Modugno il fabbricato del Convento dei Cappuccini. Il Comune di Modugno accetta la cessione, impegnandosi ad adibire i locali ad uno degli usi per opere di beneficenza specificati nella legge di soppressione del 7 luglio 1866.

Mentre si stavano eseguendo i lavori dell' Orfanotrofio, il Comune nel 1894 accordò il permesso all'Opera Pia Purgatorio "di aprire a proprie spese una comunicazione dall' interno del proprio istituto con la sacrestia della chiesa dei soppressi Cappuccini, per fare entrare le alunne per attendere alle loro pratiche religiose" (8).
In seguito dietro un'altra istanza dell'Opera Pia la chiesa fu ceduta all'Orfanotrofio

La chiesa fu restaurata nel 1902 a cura di una pia benefattrice (com' è attestato da una lapide collocata nella Chiesa stessa). Il Demanio che era rimasto sempre proprietario della Chiesa la devolse 1969 in possesso all' Autorità Ecclesiale (9).

La Chiesa fu in seguito assegnata a sede provvisoria della Parrocchia eretta sotto il titolo dell'Immacolata il 12 ottobre 1974.