La Stereoscopia

Per una comoda analisi del modello ottico tridimensionale, esistono in commercio strumenti, più o meno complessi, chiamati stereovisori o stereoscopi.
Il motivo per cui abbiamo bisogno di questi strumenti è perchè sin dall’infanzia il cervello si è abituato a rendere convergenti gli assi visuali per osservare oggetti posti a breve distanza e non è capace, senza un adeguato allenamento, di renderli paralleli (o addirittura divergenti) per dirigerli sui punti corrispondenti di una coppia stereo di fotografie.
Qualsiasi sistema di stereovisione, dunque, deve scegliere tra due vie:
  • deviare gli assi visuali in modo da dirigerli sui punti corrispondenti dei due fotogrammi (che in tal modo possono essere affiancati)
  • sovrapporre le coppie di immagini fotografiche e consentire la visione separata facendo ricorso ad opportuni filtri o meccanismi (anaglifia)