La facciata meridionale

 

 Facciata meridionale

La presenza di sette arcate cieche di cui una è incorporata nel campanile, conferma il senso di svettamento dell' intera fabbrica ed eleva la facciata meridionale a modello esemplare dell' architettura romanica. A completare l' armonica successione di archi troviamo la testata monocupsidale del transetto. Il corpo della facciata meridionale è caratterizzato dalla presenza di quattro arcate sorrette da sottili lesene ed incluse in altre più grandi, al cui incrocio risulta posizionato un gruppo scultoreo a tutto tondo della prima metà del sec. XIII°.

 Si distinguono un vecchio barbuto nell'atteggiamento del "cavaspina" con la gamba destra innaturalmente rigirata e una figura giovanile dal viso glabro e sguardo pensoso: entrambi sono colti in atteggiamento di riuscito sforzo, mentre stringono fra loro una testa taurina.

Nella parte superiore della stessa facciata del transetto si aprono due eleganti bifore incrociate da motivi a grani di rosario e sormontate dac protomi animali. Di rilievo è soprattutto il rosone, molto più elaborato di quello della facciata principale, con i suoi raggi di pietra che scaturiscono da un diaframma centrale riccamente traforato.

 Elemento comune con la facciata settentrionale è il cornicione che corre lungo tutto il transetto: a figure animali ed umane aggettanti, cariche di tensione e di straordinaria vitalità, si contrappone il sereno svolgersi di una decorazione a motivi floreali e geometrici. Il cornicione costituisce un autentico capolavoro della plastica pugliese della fine del secolo XII°, dove si riconoscono ancora le influenze di ascendenza classica mescolate alla tradizione oltremontana e romanica con i caratteri distintivi della scultura locale.

  

 

  Facciata settentrionale

 

Facciata principale

 

    Campanile

 

Area absidale

 

 

 

 

 

 

 

   

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