Santa Maria del Suffragio
Nota nella tradizione popolare come chiesa del Purgatorio, fu edificata per volere del duca Ferdinando III Orsini e della consorte Giovanna Frangipane della Tolfa tra il 1649 e il 1654 per essere destinata a cappella mortuaria di famiglia. Tipico delle chiese destinate al culto dei morti è il portale che presenta sul timpano spezzato due scheletri, simbolo della caducità e della fragilità della vita umana. Il bizzarro portale è composto da tre torri sovrapposte a tre piani per la casa Frangipane della Tolfa, sorrette da tre orsi per la casa Orsini. Ha facciata a due piani, terminata da fastigio raccordato, scandita da alte lesene e movimentata da quattro nicchie, a destra e a sinistra del portale, puramente decorative, con sottoposti cartocci.
Vi si legge: QUOD TU ES EGO SUM TU ERIS QUOD EGO SUM.
Nelle fiancate, in cui si aprono le profonde incassature delle luci e gli ingressi laterali, ora in disuso, due analoghe cartelle. In quella a sinistra è inciso:BREVIS DIES HOMINI
La corrispondente leggenda a destra è scomparsa sotto le deprecabili mani di calce. Interno a tre navate con tre cappelle intercomunicanti. Sulle arcate a tutto sesto, che sorreggono la trabeazione, è impostata la volte a botte tripartita da cordoni. Volte a vela nelle laterali. La cupola, ricoperta all' esterno da lastre di piombo e spartita da costoloni, s' innanza su tamburo cilindrico, aperto da otto finestre rettangolari, ed è coronata da lanterna. Al centro del cappellone, l' altare maggiore di marmi commessi, opera di Cosimo Fanzago. Sullo sfondo, incastonato in una maestosa cornice barocca indorata, la Madonna del Suffragio di Francesco Guarino databile tra il 1649 e il 1651, tra i dipinti più belli del barocco napoletano. I cinque quadretti (San Pietro, San Paolo, San Giovanni Evangelista, San Michele e la Natività) furono forse commissionate nel 1735 ad Andrea Miglionico.
DENTRO LA PIAZZA     PALAZZI VIA MARCONI     BIBLIOTECA FINYA     LE QUATTRO FONTANE