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Ricca di un patrimonio librario di oltre
8000 volumi,di cui oltre trecento cinquecentine e diversi incunaboli, è una delle più antiche biblioteche
pugliesi; venne fondata infatti nel 1686 con i lasciti del vescovo Domenico Cennini dei
Salamandra e dell' arcidiacono Donatangelo Lettieri, anche se il suo nome ricorda le cospicue
successive donazioni del cardinale gravinese Francesco Antonio Finy,
che volle offrire alla citt6agrave di papa Benedetto XIII volumi antichi di elevatissimo pregio artistico e storico.
Alla fine dell' Ottocento la facciata principale venne integrata con un
orologio meccanico alquanto singolare: vi sono dipinti infatti i volti di re Vittorio Emanuele II
e di Giuseppe Garibaldi, che con il movimento degli occhi scandiscono il tempo. |