Invito alla consorte

Il duca Francesco III, ripreso nel secondo riquadro mentre rivolge un cortese gesto d’invito alla sua consorte Stefania Pignatelli, è il simbolo concreto di una perfetta maturità raggiunta col matrimonio e con l’esercizio del potere. Il fascino segreto di questo lungometraggio pittorico è dato da una consapevole malinconia di recitare un illusorio ed elegante gioco di società, in cui le aspirazioni segrete ad una vita fatta di arte e di virtù prendono forma. La famiglia ducale, i musicisti, i cortigiani, i contadini, sono rappresentati tutti uguali fra loro, dove la parità fra gli uomini si rispecchia nella sua totalità a dimostrazione di un ideale illuministico piuttosto sentito all'epoca.