Acquaviva delle Fonti
è una cittadina con una popolazione di
circa 22.000 abitanti in provincia di Bari ed ha una superficie di 131,01
Km quadrati. E' situata in una conca ai piedi della Murgia barese, ad una
altitudine di 300 metri sul mare, a circa 30 km da Bari e 65 km da Taranto.
Confina a nord con il comune di Adelfia, a nord-est con Casamassima, ad
est con Sammichele di Bari, a sud con Gioia del Colle e Santeramo in Colle,
ad ovest con Cassano delle Murge, a nord-ovest con Sannicandro di Bari.
Le sue origini non sono certe. Alcuni studiosi le fanno risalire intorno al
IV/V secolo a.C. nella zona di Salentino, a pochi chilometri dall'attuale
abitato, su un'altura che domina una fertilissima zona pianeggiante.
Probabilmente una maggiore fertilità delle terre più a valle, la ricchezza
di acque sorgive che scorrevano nel sottosuolo a pochi metri dalla superficie,
o qualche devastazione furono le cause che indussero gli abitanti di Salentino
a spostarsi verso l'attuale centro urbano.
Fin dall'età più remota, fu una fiorente città della penisola: il suo nome
risulta tra le sedi episcopali dei primi tempi della Chiesa. Durante il Medio
Evo fu distrutta dai barbari e gli abitanti superstiti errarono nei dintorni
trovando precariamente ricovero in deserti abituri, finché l'imperatore Ludovico II
liberò queste contrade dalle scorrerie dei Longobardi e dei Saraceni.
L'attuale Acquaviva sorge sui resti degli antichi villaggi di Malano,
Ventauro, San Pietro, San Marco, Sant'Angelo e Salentino.
La fertilità delle terre, la presenza di acqua nel sottosuolo, il clima
temperato, permisero che Acquaviva si sviluppasse molto rapidamente e
molto più degli altri insediamenti della zona e, la presenza delle ricche
falde acquifere, nei secoli successivi portò a far aggiugere, al nome
Acquaviva, la dicitura «delle Fonti». |