La figura del pittore Paolo
Finoglio si colloca in una posizione singolare nel panorama variegato
della pittura napoletana della prima metà del Seicento.
Incerti
restano il luogo di nascita e la sua formazione. L'influenza del
Caracciolo, s'intreccia nel bagaglio formale del Finoglio ad altre
successive e più mature esperienze.
senza ancora pienamente esprimerlo, con forti tendenze spettacolari,
caratterizzato dall' uso di una gamma svariatissima di accordi cromatici.
Il
linguaggio maturato dal Finoglio emerge in opere sia di soggetto
religioso che profano, commissionategli da una ricca clientela privata.
Si
colloca in questo contesto l'incontro con Giangirolamo II d'Acquaviva,
su cui invito,il pittore lasciò Napoli per trasferirsi nelle Puglie,dove
visse e lavorò sino alla morte, nel 1645.
Nel
rapporto con il suo mecenate, il Guercio delle Puglie, tradottosi nella
realizzazione del monumentale ciclo delle dieci tele delle Gerusalemme
Liberata e nelle decorazioni della volta della
chiesa dei SS.
Cosma e Damiano e del soffitto della
camera nuziale del
conte, il
Finoglio riuscì a dare il meglio di sé.